S.S. Van Dine uno scrittore dimenticato?

S.S. Van Dine è lo pseudonimo di Willard Huntington Wright, uno scrittore e critico d’arte statunitense autore di gialli.

Nato nel 1887 e non nel 1888 come da lui fatto credere, Wright inizia da giovane ad occuparsi di critica letteraria, specializzandosi come esperto di arte e avviando collaborazioni con giornali e riviste.

Nel 1923 Wright si ammalò di tubercolosi e divenne dipendente dalla cocaina.

Costretto a letto, i medici gli consigliarono di abbandonare il lavoro e di dedicarsi a letture più amene: il romanzo poliziesco.

Appassionatosi all’argomento Wright decise di scrivere una storia del giallo, ma di lì a breve abbandonò il progetto e si cimentò lui stesso nel genere con un romanzo: La strana morte del Sig. Benson che pubblicò con il nome di S.S. Van Dine e in cui per la prima volta compare il suo protagonista, l’esteta, intellettuale e aristocratico Philo Vance, il suo alter ego più riuscito, la sua ultima trasformazione, la sublimazione del suo io ideale.

Lo stile di Wright è il classico del giallo enigma dove l’intelligenza del lettore viene sfidata e solleticata a rivaleggiare con l’abilità logico deduttiva del protagonista.

“Il lettore” diceva l’autore “deve avere le stesse possibilità dell’investigatore di risolvere il mistero”.           

Benedetta Giovannetti                                                                                                                             

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