L’associazione Rewilding Apennines è un’organizzazione no profit, partner di Rewilding Europe. Lo scopo di questo gruppo di ambientalisti e biologi è incrementare la biodiversità dell’Appennino centrale, focalizzandosi su alcune specie target, in particolare l’Orso bruno marsicano, sottospecie endemica dell’Orso bruno presente esclusivamente in quest’area. Il Team leader Mario Cipollone è stato anche uno dei fondatori dell’associszione Salviamo l’Orso, dedicata proprio al plantigrado appenninico.
La scorsa settimana Rewilding Apennines ha annunciato un nuovo finanziamento ricevuto dalla fondazione filantropica francese Fondation Ensemble che servirà per alcuni progetti di reintroduzione incentrati su tre specie in particolare: il Grifone, il Camosco d’Abruzzo e il Gambero di fiume.
Il Grifone è un avvoltoio presente in Appennino centrale con circa 60 coppie. La specie era ststa introdotta nell’area 30 anni fa e per aumentare la sua consistenza nella zona, Rewilding Apennines ha in progetto la creazione di due nuove stazioni di alimentazione artificiale (carnai) con l’obiettivo di arrivare a una presenza di 250 individui della specie oltre ad attirare altri avvoltoi come Capovaccaio e Avvoltoio monaco.
Il Camoscio appenninico, sottospecie endemica del Camoscio pirenaico, vede una popolazione di circa 3500 individui. Si punta alla reintroduzione in nuove aree come la Riserva Naturale del Monte Velino e a migliorare il monitoraggio della specie.
Il Gambero di fiume della sottospecie appenninica sarà protagonista della costruzione di due nuovi centri di allevamento con lo scopo di liberare almeno 1000 giovani ogni anno; saranno inoltre finanziate ricerche sullo stato dei fiumi e gli effetti di malattie e cambiamenti climatici sulla specie.
Per approfondire:
Daniele Capello