Astro-turismo nei Parchi della Sardegna
Di
Marino Ceci
Cos’è l’astro-turismo?
E’ il turismo legato all’osservazione dei fenomeni astronomici. Un terreno poco battuto eppure con iniziali numeri importanti. Se l’Italia, pur avendo almeno 150 parchi naturali non ne ha nessuno inserito nell’elenco ufficiale International dark sky park (Idsp), le potenzialità per il settore e le prospettive per la Sardegna sono importanti.
Questo turismo batte numeri rilevanti: nel 2017 negli Stati Uniti, 7 milioni di viaggiatori si sono spostati seguendo l’astro-turismo e all’osservazione delle eclissi, solo a Tenerife 200 mila.
La Sardegna si attesta regione pioniera in Italia sull’astro-turismo, nuova forma di turismo ancora agli albori eppure affascinante, capace di coniugare bellezze storiche, culturali e l’archeologia con l’osservazione delle stelle.
Questo tipo di attività turistica consente all’isola di rivalutare e valorizzare il suo enorme patrimonio storico ambientale dei parchi naturali, delle numerose aree.
A tal fine archeologi, astrofisici e istituzioni, con università fondazioni ed enti gestori dei parchi, si sono riuniti a Barumini per i due giorni dedicati al workshop intitolato “Parchi delle Stelle, patrimoni culturali e turismo sostenibile in Sardegna”.
L’intento è sostenere e incentivare questa forma di turismo, ancora poco battuta in Europa, per riscoprire e valorizzare i siti di assoluta rilevanza storico-culturale e creare nuove prospettive di crescita economica con la promozione di un turismo sostenibile di alto profilo culturale e ambientale. L’astro-turismo – dice – è un ulteriore ambito di confronto utile a valorizzare le nostre aree archeologiche e, in questo, l’esperienza di Barumini rappresenta un modello importante per tutta la Sardegna.
La creazione di Parchi delle stelle vuol dire proteggere le aree pregiate di cui è ricchissima la Sardegna ma anche far diventare questi territori dei santuari culturali di grande rilevanza e impatto. Così questi entreranno a far parte della rete dei Parchi, assumendo quindi una visibilità internazionale.
Secondo Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario storico ambientale della Sardegna, uno dei partner del workshop «la Sardegna può diventare un geo park mondiale che metta in mostra le sue peculiarità e il suo legame con le stelle, come racconta la nostra tradizione di popolo che vive in sinergia tra cielo e terra – dice – bisogna diffondere una immagine attrattiva che sappia valorizzare le nostre eccellenze». «Il cielo all’Asinara, e in tutta la Sardegna, diventa un capitale naturale di eccezionale valore che può offrirci tanto in termini di valorizzazione del nostro territorio – dice invece Pietro Paolo Congiatu, direttore Parco Nazionale dell’Asinara – spero che questo percorso possa proseguire e rafforzarci verso l’International dark sky park».