Record di migrazione per un pipistrello

I pipistrelli sono animali poco conosciuti e vittime di credenze infondate. Non è infatti vero che si aggrappino ai capelli delle persone nè tantomeno che le dissanguino (solo alcune specie sudamericane si nutrono del sangue di altri animali ma mai l’uomo). Sono invece un gruppo molto affascinante e difficile da studiare: sono gli unici mammiferi dal volo attivo, cioè in grado non solo di planare come lo scoiattolo volante o specie simili, ma volare con ottima capacità di manovre aeree. Questo grazie al patagio, la membrana che unisce tutte le lunghe dita delle zampe anteriori alle posteriori e ad uno scheletro perfettamente evoluto per il volo con ossa leggere ma robuste. 

Le capacità di volo dei pipistrelli, scientificamente chiamati Chirotteri, non è inferiore quindi a quella degli uccelli, gli unici altri vertebrati in grado di effettuare “veri” voli. Si sa che alcune specie migrano verso zone di svernamento situate dentro grotte o antichi edifici, per esempio alcune abbazie come quella di Staffarda, in provincia di Cuneo. Ha fatto però sensazione la notizia pubblicata lo scorso novembre, di una Nottola gigante (Nycltalus lasiopterus) dotata di trasmittente satellitare che dalla Russia ha raggiunto proprio il Piemonte, percorrendo in totale oltre 2500 km attraversando Ucraina, Polonia e Austria prima di entrare in Italia dal confine sloveno e attraversare tutta la pianura padana. Il tragitto massimo giornaliero è stato di 445 km.

Daniele Capello

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