Ragazza costretta a prostituirsi, chiama il “112” e viene salvata dai Carabinieri

Non passa giorno che la cronaca italiana punti i riflettori su un caso di violenza su di una donna. Violenza che si ripete sotto le più disparate forme e che ha come oggetto sempre il medesimo: una donna fragile che cade nelle mani di uno o più uomini senza scrupoli.

Da questa lunga scia di terrore e dolore non rimane fuori neanche il piccolo Molise dove, nelle scorse ore, una operazione dei Carabinieri della Compagnia di Termoli ha salvato una giovane donna. A Campomarino, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno, infatti, tratto in arresto in flagranza un uomo, ventisettenne, originario dell’est Europa, per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L’attività di indagine era scaturita da una richiesta di aiuto pervenuta precedente alla centrale operativa del Comando di Termoli, da parte di una venticinquenne, connazionale dell’uomo. La ragazza lamentava di essere stata costretta a prostituirsi sulla SS16. L’immediato intervento da parte degli uomini dell’Arma consentiva di ricostruire complessivamente la dinamica dei fatti. La venticinquenne, di fatto, era obbligata a vendere il proprio corpo in strada, durante il giorno, per poi essere condotta in un domicilio in provincia di Foggia, in cui doveva permanere unitamente al suo sfruttatore. Quest’ultimo veniva colto in flagranza mentre nella stessa serata, a bordo di un furgone, tentava di prelevare la ragazza e portarla in Puglia. Immediato è scattato l’arresto e, dopo le formalità di rito, la successiva traduzione dell’uomo presso la casa circondariale di Larino.

 Stefano Venditti

 

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