Raffaele Pillai presenta il suo ultimo album Misentobene

È il secondo lavoro in studio dell’artista che ha già all’attivo l’ep Una storia tipica Italiana (La Stanza Nascosta Records, 2017). Scritto a quattro mani con Luigi Sarigu, Misentobene segna un deciso cambio di rotta rispetto al precedente Una storia tipica italiana.

Raffele Pillai presenta il suo ultimo album Misentobene. Il cantautore di Cagliari privilegia un sound meno distorto ed esordisce con originalità. L’album è in uscita il 17 aprile 2021 su tutte le piattaforme digitali per l’etichetta sarda La Stanza Nascosta Records del musicista e produttore Salvatore Papotto. Preceduto dal singolo “La libertà” – una struggente rock ballad in radio e sui digital stores dal 22 marzo scorso – Misentobene è il secondo lavoro in studio dell’artista che ha già all’attivo l’ep Una storia tipica Italiana (La Stanza Nascosta Records, 2017). Misentobene è disponibile anche in supporto usb, contenente inoltre il precedente Una storia tipica Italiana. Scritto a quattro mani con Luigi Sarigu, Misentobene segna un deciso cambio di rotta rispetto al precedente Una storia tipica italiana. Raffaele Pillai cambia il suo stile musicale e intende lanciare un preciso messaggio con un sound più moderno. 

Qual è il messaggio dell’album?

«Il messaggio è racchiuso nel titolo dell’album, “Misentobene”, un invito all’ottimismo anche in questo periodo così buio. Vorrei che questo lavoro fosse anche un monito a coltivare spazi di libertà interiore, come ben sanno fare i bambini, anche in situazioni di costrizione».

Con questo lavoro discografico hai corretto il sound. Qual è la caratteristica principale?

«Sì, effettivamente ha un sound diverso dal primo ep, probabilmente più moderno e con una impronta più marcatamente cantautorale. L’attenzione va alle sonorità ma anche, parallelamente, alle storie da raccontare».

In che modo ti coinvolge il blues? 

«Credo che qualsiasi musicista che si rispetti abbia ascoltato, suonato e amato il blues in tutte le sue molteplici sfaccettature. Il blues, d’altra parte, è onnipresente e seminale; è un po’ la radice prima, dalla quale si innervano tantissime declinazioni musicali diverse».

Bio

Nato a Cagliari nel ’77, Pillai inizia gli studi musicali all’età di 14 anni. Si cimenta -come autodidatta – nel basso e successivamente si iscrive al Conservatorio dove approfondisce lo studio del Contrabbasso. Frequenta poi il CPM di Milano, specializzandosi in basso elettrico. Nel 2005 inizia a comporre i primi brani con l’ausilio di una band. Ha all’attivo l’ep Una storia tipica Italiana (La Stanza Nascosta Records, 2017)

Francesco Fravolini

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