Questione latte, la Coldiretti chiede l’intervento dell’Antitrust

“Ci sono le condizioni per un intervento immediato dell’Antitrust contro la speculazione in atto sul prezzo del latte riconosciuto ai pastori sardi in applicazione delle norme nazionali contro le pratiche sleali nel commercio”. E’ quanto chiede la Coldiretti dopo che l’Ismea ha smascherato le manovre sulle quotazioni con il prezzo del latte ovino in Sardegna che ha subito un ulteriore calo nelle prime settimane di febbraio, dopo che a gennaio si era attestato sui 56 centesimi/litro iva esclusa, mentre nello stesso mese i costi di produzione Iva esclusa hanno raggiunto i 70 centesimi/litro.

“Si sta speculando sulla crisi – denuncia la Coldiretti – con i margini che diventano sempre piu’ negativi per i pastori che sono costretti a gesti esasperati per far sentire la loro voce. Un comportamento illegale secondo quanto previsto dall’articolo 62 della legge 1 del 2012 contro speculazioni e pratiche sleali che vieta – ricorda Coldiretti – “qualsiasi comportamento del contraente che, abusando della propria maggior forza commerciale, imponga condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose, ivi comprese, ad esempio qualsiasi patto che preveda prezzi particolarmente iniqui o palesemente al di sotto dei costi di produzione”. Il prezzo attualmente offerto dall’industria di trasformazione – sottolinea Coldiretti – spinge alla chiusura i 12mila allevamenti della Sardegna dove pascolano 2,6 milioni di pecore, il 40% di quelle allevate in Italia, che producono quasi 3 milioni di quintali di latte destinato per il 60% alla produzione di pecorino romano (Dop)”.

Stefano Venditti

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