Quando lo sport diventa un valore sociale

La società sportiva Champions Club Soccer Academy nasce nel 2016, da un’idea di Carlo Cherubini e dalla sua volontà di proporre questo sport con amore, rispetto e dedizione. L’obiettivo è agevolare la pratica del gioco del calcio in un ambiente confortevole per assicurare la sana crescita dei ragazzi

Lo sport è cultura ancor prima di essere una attività agonistica. Potremmo definirlo come se fosse una ‘palestra’ nella quale insegnare i valori sociali, soffermando una scrupolosa concentrazione sugli aspetti della cultura sociale. Non dobbiamo dimenticare che l’educazione dei bambini comincia dalla famiglia, prosegue nella scuola, si perfeziona con un’attività sportiva. L’infanzia deve riconquistare la sua posizione centrale nella società per condividere e accettare sconfitte e vittorie; il senso sportivo più nobile induce a comprendere limiti e risorse da gestire in maniera opportuna. Mettiamo un pallone in un campo di calcio e coinvolgiamo i piccoli atleti: il divertimento è assicurato compresi il rispetto e l’educazione. È proprio con questa filosofia di vita che si comincia a insegnare il gioco del calcio con professionalità, facendo costantemente appello alla disciplina. È una delle tante regole che sin da piccoli è fondamentale imparare a conoscere per migliorare quotidianamente il nostro personale concetto di società. Nella Champions Club Soccer Academy l’educazione e la guida costante nei confronti dei giovani atleti sono una filosofia sportiva alla base dell’insegnamento del gioco del calcio. Gli allenamenti si svolgono all’interno del circolo Helios Village di Roma vicino a Ostia Antica. L’ambiente è sicuramente accogliente per ospitare i genitori che possono vivere una bella giornata insieme ai propri figli mentre praticano il loro sport preferito. Non possiamo dimenticare questa occasione nella quale condividere emozioni con i bambini perché è una ricchezza culturale da valorizzare: assicura e garantisce una buona educazione ispirata al sano confronto con i compagni di infanzia. È proprio questo l’aspetto culturale da insegnare in questo momento storico dove è importante educare i piccoli a migliorare una socializzazione che promuova il senso di responsabilità verso i compagni: il rispetto e l’accoglienza intesa come accettazione dell’amico.

L’impegno sportivo
La Società Sportiva Champions Club Soccer Academy nasce nel 2016, da un’idea di Carlo Cherubini e dalla sua volontà di proporre questo sport con amore, rispetto e dedizione. È proprio per questo motivo che la società si pone, tra i vari obiettivi, quello di far praticare il gioco del calcio in un ambiente sano e confortevole per assicurare la crescita dei ragazzi; condividere con le famiglie momenti di aggregazione sportiva con l’intento di socializzare e rispettare tutti i partecipanti; proporre questo sport con i valori fondamentali che oggi si stanno perdendo: il rispetto delle regole e il rispetto del prossimo. C’è l’esigenza di coinvolgere i piccoli atleti in questa filosofia di vita per valorizzare quei giusti valori troppo spesso dimenticati. Il XXI secolo cambia radicalmente il quadro sociale ed è necessario essere al fianco dei bambini in maniera scrupolosa perché rappresentano il futuro. Si sente forte la necessità di evitare le pressioni e le tensioni vissute quotidianamente. Nella Scuola Calcio possono accedere i piccoli con un’età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Il ruolo dell’insegnamento dell’educazione mediante lo sport diventa fondamentale per crescere in armonia e con risultati straordinari. Quando si affrontano le partite del torneo la competizione deve essere accantonata perché la socializzazione diventa l’assoluta protagonista.   

Educare mediante lo sport
«A noi interessa rilanciare il bambino e seguirlo – commenta Carlo Cherubini, presidente della società sportiva ed ex calciatore professionista – nella sua attività sportiva perché è necessario ascoltare le esigenze dei piccoli, rendendoli protagonisti di un percorso sportivo dove possano comprendere i valori di una sana educazione. Non puntiamo alla competizione perché vogliamo aumentare la socializzazione dei piccoli atleti per riuscire a tirare fuori il meglio da ogni bambino. Le potenzialità sono enormi e noi vogliamo lavorare con determinazione su questo aspetto. Curo personalmente anche la scelta dei mister che sono in campo perché non voglio aggressività ma comprensione».

Francesco Fravolini

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