Quando la musica favorisce la conoscenza della matematica

Katia Gagliardi, insegnante alla scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” di Corbetta, in provincia di Milano, mette in pratica la melodia con metodi didattici appositamente studiati per insegnare la matematica ai bambini della scuola elementare

La musica è fondamentale nella società, promuove la creatività, facilita la socializzazione con le persone, diventa un dialogo per conoscere nuove frontiere della cultura. È un linguaggio universale perché la melodia è facilmente comprensibile a tutte le persone, agevolando la comprensione di argomenti difficili o addirittura complessi. A credere nella straordinaria potenzialità della musica è Katia Gagliardi, insegnante alla scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” di Corbetta, in provincia di Milano, mettendo in pratica la melodia con metodi didattici appositamente studiati per insegnare la matematica ai bambini della scuola elementare. Cresce l’esigenza di promuovere un insegnamento in linea con le esigenze della società moderna, dove i bambini devono essere maggiormente rivalutati perché rappresentano il futuro della società. Questi modelli innovativi dove vengono sperimentate modalità alternative per studiare le materie scolastiche sono fondamentali: adeguano l’insegnamento alle moderne esigenze della società. È importante scoprire quelle nuove frontiere della formazione perché possono essere più vicine agli studenti; la scuola deve costantemente monitorare i cambiamenti della società al fine di migliorare l’insegnamento, a beneficio degli studenti.    
«La musica – commenta Katia Gagliardi – è una dolce melodia che accompagna sempre le mie giornate soprattutto quando insegno. Mi piace spiegare concetti difficili come la matematica mediante l’ausilio della musica: una matematica che canta i numeri, una matematica che cattura l’attenzione di tutti gli alunni per creare in classe un’atmosfera serena e gioiosa. I bambini vengono accolti nell’aula dal ritmo scandito dalla chitarra e dall’armonica che accompagnano gli alunni durante l’attività didattica. Ed è proprio attraverso la musica che i piccoli scolari possono esplorare la propria emotività, sviluppare la capacità di ascolto e di osservazione, aumentare il livello di concentrazione e di attenzione, utilizzando anche l’espressività corporea. Si creano, in questo modo, occasioni di crescita sociale e culturale nell’ottica di una didattica inclusiva. Quando i bambini – continua Katia Gagliardi – imparano la matematica con il sorriso mi sorge spontanea l’idea di scrivere una canzone “Il sorriso dei bambini”, il cui coro è formato proprio dai miei alunni di sei anni che cantano all’unisono regalando sensazioni indescrivibili. I bambini meritano di sorridere e di vivere serenamente. La musica mi lega profondamente ai miei alunni che sono delle straordinarie note melodiche posate sul mio cuore, divenuto ormai un autentico spartito musicale. Personalmente ho vissuto anche una straordinaria esperienza sempre con la musica presso una casa di riposo dove è stato girato il video clip della canzone ‘Passato e presente” che ho scritto per i pilastri della società: gli anziani. Dobbiamo tutelare sia i bambini sia gli anziani per promuovere un mondo migliore».
La società italiana deve uscire dagli schemi tradizionali del XX secolo per alimentare l’immaginazione e stimolare al confronto. Esplorare nuovi orizzonti della formazione significa proporre esperienze di vita e trovare originali stimoli alla crescita culturale. Sono aspetti importanti per favorire un approccio opportuno alle vicissitudini della vita. Puntiamo sull’innovazione dell’insegnamento che stravolge le abitudini di vita ma consente, al tempo stesso, una maggiore facilità di conoscere. C’è una scrematura da fare con minuziosa attenzione ma è un mondo affascinante che apre a nuove possibilità, forse per molti ancora da comprendere.

Francesco Fravolini

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