Dopo anni a combatterla, in Puglia è stato finalmente prodotto il primo olio resistente alla Xylella Fastidiosa. Un olio, in pratica, nato da degli Ulivi che sono resistenti al batterio e saranno in grado di debellare del tutto la malattia che ha danneggiato la regione dal 2013.
Si tratta di nuovi ulivi che sono stati prodotti innestando piante malate con il Leccino, una pianta resistente alla Xylella. L’innesto è stato creato per la prima volta in un’azienda agricola a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce.
Combinazione nata anche grazie all’esperienza e al lavoro dei ricercatori dell’Ipsp-Cnr, all’Università di Bari e del centro di ricerca Basile Caramia, una squadra d’eccezione che ha individuato il Leccino e altre tipologie di piante come resistenti al batterio. O meglio, sono varietà che possono ospitarlo senza seccare, e quindi come se non l’avessero.
La produzione di nuovo olio ha portato nuova speranza lla Puglia, come ha affermato il presidente della Coldiretti Puglia:
“È un segnale di rinascita per la provincia di Lecce, che grazie alle varietà resistenti dovrà recuperare un patrimonio inestimabile, perso per ritardi, scaricabarile e mancata determinazione nella lotta al batterio che ha causato danni da 1,2 miliardi di euro.”
La Xylella Fastidiosa ha creato un danno enorme a tutto il Paese, sia dal punto di vista commerciale che di reputazione, in quanto in puglia viene prodotta più della metà dell’olio Made in Italy di tutta la nazione. Nel 2019, tuttavia, dato il progresso nella lotta alla malattia, pare sia previsto un aumento del 70% nella produzione di olio.
Domenico Attianese