Artista geniale, Maurizio Cattelan, considerato l’artista italiano più noto a livello internazionale ,in grado di focalizzare l’attenzione del pubblico, torna in mostra dopo 10 anni a Milano negli spazi del Pirelli Hangar Bicocca.
La mostra porta il titolo di Breath Ghosts Blind ed è curata da Roberta Tenconi e Vicente Todolì. Lo spazio espositivo attualmente chiuso per le restrizioni anti-covid (anche se attivo con contenuti digitali sempre disponibili sullo spazio virtuale Bubbles) ha confermato per il 15 luglio 2021 l’inaugurazione e per il 20 febbraio 2022, la chiusura.
Si tratta di un progetto espositivo site-specific, pensato proprio per gli spazi della sede museale, che coniuga una riconfigurazione della ricerca svolta in 30 anni da Cattelan, con opere inedite che per la prima volta vengono presentate negli spazi delle Navate di Pirelli Hangar Bicocca, trasformandoli in un monumento fuori dal tempo.
La mostra è una rappresentazione simbolica del ciclo della vita, una visione della storia collettiva e personale di Cattelan sempre in bilico tra speranza e fallimento, materia e spirito, verità e finzione. Come spiegano gli organizzatori la mostra si sviluppa “in una sequenza di atti distinti che affrontano temi e concetti esistenziali come la fragilità della vita, la memoria e il senso di perdita individuale e comunitario”.
La retrospettiva milanese ripercorre i temi tipici della ricerca di Cattelan, sottolineando i paradossi della società e facendo riflettere su scenari politici e culturali con profondità e acume. L’inedito progetto espositivo mette in discussione il sistema di valori attuale, tra riferimenti simbolici e immagini che fanno parte dell’immaginario collettivo, attraverso l’uso di immagini iconiche e di un pungente linguaggio visivo.
I lavori di Cattelan, spesso considerati provocatori e irriverenti, hanno sempre suscitato accesi dibattiti favorendo un senso di partecipazione collettiva. Figure o simboli della società contemporanea, evocata talvolta nei suoi aspetti più traumatici e disturbanti, hanno sempre invitato lo spettatore a cambiare punto di vista e a riconoscere la complessità e l’ambiguità del reale.
Milano torna ad essere il palcoscenico che accoglie l’artista Maurizio Cattelan, la città già in passato ha ospitato alcuni dei suoi più significativi interventi.
Nel 2004 in Piazza 24 Maggio fu esposta la più che controversa opera Untitled che, per i meno esperti, consisteva in alcuni manichini raffiguranti dei bambini impiccati all’albero presente in piazza. Non stiamo nemmeno a ribadire quanto scalpore suscitò l’installazione che fu commissionata niente meno che da Trussardi.
Nel 2010 in Piazza Affari è comparsa la monumentale scultura pubblica L.O.V.E , il dito medio più famoso al mondo, l’esposizione è un seguito delle visionarie riflessioni di Cattelan attorno agli aspetti più disorientanti del quotidiano.
Per l’occasione, sarà pubblicato da Marsilio Editori un catalogo con testi critici a cura di Francesco Bonami e Nancy Spector.
Covid permettendo, si preannuncia già un evento da non perdere.
Maurizio Cattelan è un artista italiano. Scultore e manager, realizza opere non-funzionanti, in sintonia con le tendenze del concettuale, non ha frequentato nessuna accademia d’arte, perché è un autodidatta. Tra le sue opere più famose risulta La Nona Ora, del 1999, scultura che raffigura Giovanni Paolo II, abbattuto a terra sotto il peso di un meteorite e circondato da vetri infranti. Il lavoro è stato esposto alla Royal Academy di Londra e a Varsavia, ed è stato venduto da Christie’s nel 2001 per la cifra record di 886 mila dollari, all’epoca equivalenti a 2 miliardi di lire.
Marisa Paola Fontana
Credit foto copertina By Made in Catteland
Credit foto By Pirelli Hangar Bicocca