La coppia :Prima, durante e post covid.
Da sempre,soprattutto nel mondo occidentale,la maggioranza delle coppie preferisce stare insieme nonostante i conflitti e le difficoltà, in una situazione che si può definire di stallo.
Molte coppie hanno dovuto affrontare problemi di natura economica e materiale per la prima volta e quelli già esistenti si sono aggravati. Si sono ritrovate a dover gestire la malattia ed in alcuni casi lutti improvvisi dovuti al covid o altre malattie pregresse . La mancanza di ascolto empatico, di tatto e intimità portano la coppia a vivere conflitti e disagi.
Da sempre,soprattutto nel mondo occidentale,la maggioranza delle coppie preferisce stare insieme nonostante i conflitti e le difficoltà, in una situazione che si può definire di stallo. Vuoi per abitudine,per comodità ,per condizione sociale, per interessi economici o legami familiari e parentali. A volte,pur di mantenere lo Status familiare si sopporta di tutto. Oltre alle difficoltà relative all’ intimità sessuale vi sono difficoltà di comunicazione.
Un’altra motivazione della crisi in una coppia può essere data dal fatto che uno dei due partner non è più innamorato. L’equilibrio della coppia è stato messo a dura prova nel periodo di lockdown ,di isolamento forzato dovuto alla pandemia di Covid 19 e alle restrizioni adottate dai vari paesi, in cui tutto si è manifestato e a volte amplificato.
La presenza costante in casa con i propri partner ha evidenziato emozioni negative preesistenti quali :noia, rabbia , senso di solitudine, paura e molte altre. Molte coppie hanno dovuto affrontare problemi di natura economica e materiale per la prima volta o quelli già esistenti si sono aggravati. Si sono ritrovate a dover gestire la malattia ed in alcuni casi lutti improvvisi dovuti al covid o altre malattie pregresse :tutti eventi particolarmente stressanti e difficili da gestire che si sono riversati sul rapporto già in crisi e hanno minato le fondamenta di quelli sani.
Analizzando le cause frequenti dei conflitti di coppia,notiamo che spesso sono dovute anche a diversità di valori e atteggiamenti:gelosia,indifferenza, diversità di opinioni su questioni etiche e morali,
personalità differenti,scelte contrastanti riguardanti la fede religiosa o anche dovuti alla scelte sanitarie. Inoltre, comunicazioni disfunzionali, differenze economico-sociali, divergenze di interessi, di giudizi e di impressioni creano una certa tensione nella coppia. Non sono da sottovalutare neanche i disagi relazionali derivanti dalle abitudini che ci portiamo in dote dalle nostre famiglie di origine.
Capita spesso che non si è in sintonia sulle strategie da attuare e l’educazione da impartire nella crescita dei figli,ed ecco che succede il patatrac ,con continue accuse e rivendicazioni del tipo:”Tuo figlio è tale e quale a te”,oppure della serie:”Perché non intervieni?”.O anche :”Allora non te ne importa niente di tuo figlio!”
La genitorialità è un compito complesso che si realizza attraverso l’adozione di un apparato comportamentale che richiede abilità e competenze:Bisogna educare i figli,proteggerli ,sostenerli,dare affetto ecc…
Ma non tutti i genitori sono disponibili a svolgere il proprio ruolo:purtroppo,alle prime difficoltà delegano al coniuge o ad altre figure parentali i loro doveri e responsabilità.
In definitiva comprendiamo che la mancanza di ascolto empatico, di tatto e intimità portano la coppia a vivere conflitti e disagi:per questo motivo bisogna rispettare e saper attendere i tempi dell’altro .
Spesso,quando uno dei due partner si analizza e sente la necessità di iniziare un percorso di introspezione , si rivela in lui una presa di coscienza circa la necessità di arrestare un processo di erosione in atto nella relazione e di ricorrere ,come spesso e per fortuna accade,alla consulenza di un professionista dell’ascolto , perché si ha la sensazione di non farcela da soli .Così si sceglie di essere accompagnati verso un cambiamento consapevole ed autonomo. Per risolvere la propria crisi di coppia ognuno dei coniugi deve realizzare per primo il proprio personale cambiamento ,con impegno e pazienza senza pretendere che sia l’altro a cambiare per primo. E’ necessario comprendere che tutto parte da noi stessi: dalla conoscenza dei nostri pensieri, emozioni e vissuti. Nessuna delle emozioni che proviamo dipende esclusivamente dalle parole o dalle azioni degli altri:per cui è fondamentale imparare a riconoscere le nostre emozioni .
Se accettiamo noi stessi sapremo accogliere il nostro partner e comunicare senza giudizio sviluppando la competenza emotiva. La scelta del Partner è una scelta “Edipica” . Si riferisce al nostro primo oggetto d’amore:per noi donne è nostro padre,per gli uomini rappresenta la madre. Attraverso un punto di incontro, accettiamo il nostro partner con amore e dedizione , nel rispetto delle differenze ,riconoscendo i nostri limiti e quelli dell’altro . Oggi più che mai,in tempo di crisi mondiale, è fondamentale fermarci e confrontarci attraverso il dialogo, dimostrando all’altro il nostro reale sostegno e la nostra vicinanza nelle difficoltà che la vita ci pone dinanzi.
Eliana Angela Fabiano