In occasione della conferenza stampa di presentazione dei palinsesti radio, il direttore di Rai Radio, Roberto Sergio, ha fatto il punto della situazione.
In particolare si è parlato del forte processo di digitalizzazione. “Rai Radio – spiega Sergio – spingerà ancora di più sul dab, grazie a un importante piano di investimenti aziendale. Allo stesso modo, rafforzerà la comunicazione relativa all’ascolto in Ip, con l’obiettivo di rendere l’ecosistema digitale il più pervasivo e qualitativo possibile. Parallelamente, l’auspicio è che vada via via diminuendo la centralità dell’Fm, magari con decisioni in merito che mi auguro il nuovo governo vorrà valutare”.
Anche il mondo visual è al centro delle attenzioni di Radio Rai.
Radio 2 è ormai stabilmente in modalità visiva ed avrà spazi importanti su tutte le piattaforme televisive. Parallelamente, verranno aperte finestre video sui social per gli altri canali.
“Stiamo per inaugurare due nuovi studi per Radio 1 – continua Sergio – realizzati in ottica audio video, come ormai da standard Rai Radio. Ma non è tutto, per la nuova radio che nascerà a breve dedicata ai giovani, stiamo realizzando una sorta di “meta studio”: un ambiente polivalente, totalmente personalizzabile, con facilità di interazione fra conduttore e ascoltatori e tecniche produttive leggere. Una vera novità nel mondo della radio italiana, di cui parleremo prossimamente”.
Per quanto concerne l’offerta editoriale Sergio ricorda e ringrazia i direttori dei canali Rai Radio che lavorano senza sosta per offrire il meglio della programmazione italiana per poi ricordare con orgoglio i tanti titoli dei podcast originali che sono già disponibili o stanno per arrivare sulla piattaforma Rai Play Sound. Fra tutti, cita con riconoscenza, il futuro podcast audio con la registrazione dell’ultima performance di Piero Angela: un concerto jazz registrato in via Asiago lo scorso mese di luglio.
A Mara Venier, in conclusione di mattinata, è stato consegnato il Premio Rai Radio 2022, per il suo costante impegno nel mondo radiotelevisivo italiano e per la sua capacità di coinvolgere il pubblico attraverso una telecamera o dietro al microfono.
Infine, un appuntamento. “Il 6 ottobre 2024, Rai Radio – e la radio in genere – compirà cento anni. Stiamo già lavorando con l’amico Renzo Arbore per un centenario che renda il giusto onore al nostro amato mezzo”.
Francesco Natale