Vince “Alma” di Federica Manzon
Il premio Campiello 2024, giunto alla 62esima edizione, viene vinto quest’anno, con 101 voti a favore, da Federica Manzon con il romanzo “Alma”. Federica Manzon, direttrice editoriale della casa editrice Guanda si aggiudica il primo premio con un romanzo che si può definire della memoria in quanto ci fa immergere nella storia dell’ex Jugoslavia. Il tutto fa da contesto ad una storia tra padre e figlia ai tempi della guerra per portarci con la mente a quello che sta succedendo oggi in Ucraina.
Le guerre che si sono succedute nella ex Jugoslavia sono una serie di guerre civili e di secessione che hanno coinvolto diversi territori facenti parte della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, circa 10 anni dopo la morte di Tito, fino ad arrivare alla completa dissoluzione del paese. Sono state le spinte nazionaliste degli stati federati a causare, a partire dalla fine degli anni 80, distruzione e morte fino al completo scioglimento della nazione.
In questo processo di morte hanno influito anche le motivazioni culturali e gli interessi economici che hanno determinato contrapposizioni marcate tra i vari leader politici e conseguentemente tra la popolazione.
Alma è un romando ambientato sul confine orientale, a Trieste e nella ex Jugoslavia con il quale la scrittrice affronta tematiche scottanti del passato ma che sono ancora fortemente attuali. Molte le tematiche trattate, così come i punti interrogativi cui la storia dà spunto. Apparteniamo solo ad un determinato luogo o siamo liberi di scegliere dove vogliamo vivere e mettere radici profonde?
Ecco che anche quest’anno il premio Campiello si rivela come l’occasione per presentare libri contenenti storie profonde che hanno segnato fortemente la vita dei protagonisti descritti con maestria.
Ricordiamo che il Premio Campiello è uno tra i più prestigiosi concorsi a carattere letterario al quale partecipano autori di libri che sono stati pubblicati e messi in commercio nel corso dell’anno di riferimento ad esclusione delle opere di tipo saggistico.
Il primo premio fu assegnato nel 1963 e venne attribuito a Primo Levi con il romanzo La tregua. La cerimonia si tiene solitamente, come del resto anche quest’anno, a Venezia.
Manuela Margilio