Pompei: emersa integra una stanza di schiavi

Gli scavi sono iniziati nel 2017 a Civita Giuliana, zona a Nord di Pompei, ma ancora oggi ci sono grandissime novità.

Una villa che ha già donato al mondo antichi tesori (un carro da parata per rituali religiosi, intarsiato in argento e bronzo, un pezzo unico al mondo in quanto in perfetto stato) ora continua a donarne.

Stiamo parlando della stanza degli schiavi della villa.

L’ambiente, destinato a coloro che dovevano pulire e curare la villa; il carro e gli animali, novità assolute nel campo archeologico. La stanza è stata ritrovata in perfette condizioni e rivela una realtà della vita quotidiana prima d’ora ignorata.

L’ambiente occupa 16 metri quadrati, è illuminato solo da una finestrella posta in alto e priva di decorazione. I letti sono fatti di poche assi di legno (tre: due di 1,7 m e uno di 1,4 m. che fanno supporre la presenza di due persone adulte e un ragazzo) e da corde come reti (di cui sono rimaste solo le impronte, così come delle coperte messe per terra).

Sono stati rinvenuti anche oggetti personali, al di sotto dei letti: anfore e brocche di ceramica, usate come contenitori, e un vaso da notte.

Si tratta di un ambiente spartano che probabilmente serviva anche da ripostiglio per la casa, vista la presenza di anfore, ritrovate in angoli precisi della stanza.

È un ritrovamento inestimabile, unico al mondo, come risulta dalle dichiarazioni di Dario Franceschini, Ministro della Cultura del Governo Draghi: “Pompei è la prova che quando l’Italia crede in sé stessa e lavora come una squadra raggiunge traguardi straordinari ammirati in tutto il mondo. Questa nuova incredibile scoperta a Pompei, modello di studio unico al mondo, dimostra che oggi il sito archeologico è diventato non soltanto una meta tra le più ambite al mondo, ma anche un luogo dove si fa ricerca e si sperimentano nuove tecnologie”.

Domenico Attianese

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