Per cogliere la sfida economica e garantire il futuro del Paese. La proposta è stata condivisa da alcuni esponenti del mondo accademico, delle aziende e delle istituzioni riuniti a Palazzo Corsini – Accademia dei Lincei a Roma, per l’evento “PNRR: il ruolo strategico del Capitale umano per il futuro del Paese”, organizzato da MIP Politecnico di Milano e John Cabot University, in collaborazione con ADL Consulting e Talent Garden.
C’è una discussione aperta sulla sfida economica del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). È fondamentale investire sulla formazione perché è urgente che l’Italia superi quell’incapacità di assorbire i fondi strutturali UE.
L’ultimo report della Corte dei Conti europea mette l’Italia al penultimo posto (prima della Croazia), con il 38% delle risorse effettivamente erogate dall’Unione Europea.
Una spinta all’alta formazione favorirebbe un ritorno economico per il Sistema Paese. Queste azioni dovrebbero essere accompagnate da un credito d’imposta da parte dello Stato, per le imprese che accettano la sfida dell’innovazione manageriale e digitale. Soltanto in questo modo si potrebbe creare quel terreno favorevole al superamento di un gap tecnologico che ancora separa l’Italia dalle realtà più virtuose in Europa.
È questo, in sintesi, il messaggio che arriva dall’evento “PNRR: il ruolo strategico del Capitale umano per il futuro del Paese”, organizzato da MIP Politecnico di Milano e John Cabot University, in collaborazione con ADL Consulting e Talent Garden, tenutosi nei giorni scorsi a Palazzo Corsini – Accademia dei Lincei a Roma.
Esponenti del Governo, attori istituzionali, primari rappresentanti della corporate Italia e dell’accademia si sono confrontati, per condividere idee e prospettive sul valore e sulle opportunità offerte dal PNRR e sul ruolo del “capitale umano” per il rilancio del nostro Paese.
Il convegno
Il comune denominatore è stata la valenza strategica del capitale umano come chiave per il rilancio del Paese.
Se la conoscenza e la competenza sono le basi di una buona formazione, diventa basilare investire nel capitale umano, proprio nei settori strategici per lo sviluppo economico e l’inserimento di giovani neo laureati nel sistema produttivo.
Sarà fondamentale nel piano di incentivi già strutturato in Italia (superbonus 110%, rottamazioni, fonti rinnovabili, TV, per citarne alcuni) prevederne anche uno per l’upskilling e il re-skilling dei manager di oggi e di domani, come miglior risposta alle opportunità offerte dal PNRR.
Francesco Fravolini