Allarme pinguini: troppi fallimenti riproduttivi nelle colonie

I cambiamenti climatici sono la vera sfida del terzo millennio, un problema che molti sottovalutano, ignorano o palesemente negano nonostante le numerose evidenze di questo fenomeno a livello planetario.

Le zone più a rischio sono i due poli, i cui ghiacci si stanno di anno in anno riducendo pericolosamente, innalzando i livelli degli oceani e rendendo la vita difficile alla fauna e la flora di quelle zone.

I pinguini sono tra gli animali più in pericolo nel continente antartico: una delle colonie più numerose di Pinguino imperatore, la specie più grande, è considerata virtualmente esaurita dal British Anctartic Survey, che monitora costantemente le colonie, dopo il terzo fallimento riproduttivo consecutivo, a seguito del ripetuto collasso, che si ripete dal 2016, della porzione di banchisa su cui la colonia vive, causando la morte per annegamento dei pulcini. La colonia era considerata la seconda più grande del mondo con il 5-9% della popolazione della specie.

Negli ultimi anni anche la più grande colonia di Pinguino reale è al collasso con la sparizione del 88% degli individui a causa dei cambiamenti climatici o ad una epidemia, mentre è un iceberg che si è arenato nella Baia del Commonwealth la causa probabile della grande riduzione (75% in meno) di una colonia di Pinguini d’Adelia, che non riescono più a raggiungere il mare per la presenza dell’enorme montagna di ghiaccio. 

Insomma il cambiamento climatico sta creando numerose piccole e puntiformi problematiche per tutti gli esseri viventi che però sommandosi diventano un problema a livello globale che prima o poi dovremo affrontare seriamente.

Daniele Capello

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