È partita da Cambridge ed è arrivata a Fiumicino. Ecco il percorso fatto dalla bicicletta di Giulio Regeni, il ricercatore friulano scomparso il 25 gennaio 2016 al Cairo, il cui cadavere venne rinvenuto il 3 febbraio successivo. A compiere questo percorso all’insegna dei ricordi e delle risposte mancate, è stato l’attore siciliano Pif, di comune accordo con la famiglia Regeni. L’attore è arrivato fino a Cambridge, dove i custodi dell’università gli hanno spiegato di aver sistemato e pulito la bicicletta, inoltre hanno mostrato all’attore, e allo staff di Repubblica che lo accompagnava, dove lavorava Giulio, cosa faceva giorno dopo giorno tra quelle mura, dove la passione si è mischiata con il lavoro e viceversa.
Tra quei luoghi, c’è anche la stanza ormai vuota del ricercatore, un’aula a lui dedicata e l’amarezza di chi ha avuto il piacere di conoscerlo, come il custode della struttura. Una volta visitata l’università, Pif prende la bicicletta di Giulio, con ancora il sellino regolato dal giovane, la smonta per poterla caricare in aereo, che li riporterà in Italia, destinazione Fiumicino. Una volta tornati in Italia, Pif raggiunge l’officina più vicina e in pochissimo tempo la bicicletta è di nuovo rimontata e pronta per tornare dalla famiglia di Giulio. Secondo quanto raccontato attraverso il reportage di Repubblica e che emerge vivido dalle parole di Pif, il momento più toccante è stato proprio durante il ritorno verso i genitori di Giulio, la sorella Irene e l’avvocato Allessandra Ballerini.
Pif era atteso da quella famiglia che cerca la verità, in piazza Falcone Borsellino a Fiumicino, in cui l’unico colore a spiccare era quello giallo, dello striscione mediante il quale si continua a gridare “Giustizia per Giulio Regeni”. Quando l’attore siciliano è sceso dalla bici e ha riconsegnato la bici, sono rimaste bene impresse le parole della mamma di Giulio: “Lei è tornata, ma Giulio no”.
Giulia Baldini