Parco Simone & Simoncello

È situato nel cuore del Montefeltro, nel territorio più settentrionale dell’Appennino umbro-marchigiano, nel quale si estende un’area protetta di quasi cinquemila ettari, che per un terzo si trova nel comune di Pennabilli, il centro abitato più a sud dell’Emilia-Romagna

Parco Simone & Simoncello è un luogo magico dove vivere l’ambiente e conoscere le peculiarità dei paesaggi incontaminati dall’inquinamento. È situato nel cuore del Montefeltro, nel territorio più settentrionale dell’Appennino umbro-marchigiano, nel quale si estende un’area protetta di quasi cinquemila ettari, che per un terzo si trova nel comune di Pennabilli, il centro abitato più a sud dell’Emilia-Romagna. Il turista resta affascinato da questo percorso naturalistico dove è possibile conoscere l’ambiente nelle accezioni più affascinanti. Il paesaggio è composto da verdi e morbide colline, due colossi di roccia dalle cime piatte emergono come fossero giganti, uno di fronte all’altro, da milioni di anni i grandi massi calcarei del Sasso Simone e del Simoncello, insieme al Monte Carpegna con i suoi 1415 metri, si fronteggiano definendo l’orizzonte di tutta l’area. Il loro profilo è originale: visibili dall’Adriatico, diventano un punto di riferimento per i turisti che attraversano questo territorio.

Il Parco Naturale Interregionale del Sasso Simone e Simoncello

Il paesaggio è coperto da una vegetazione ed è interrotto da rupi e speroni di roccia sui quali vennero costruite “inespugnabili fortezze”. L’intero territorio del parco è caratterizzato da castelli, rocche ma anche chiese, conventi e pievi. La vegetazione è prevalentemente formata da boschi ad elevata mescolanza di specie arboree come la roverella, il cerro, il carpino nero, l’orniello, l’acero campestre e l’acero napoletano. Nella estesa foresta mediterraneo montana che dal Passo della Cantoniera raggiunge i due “Sassi” (oltre 800 ha) predomina il cerro insieme al carpino bianco. 

L’ambiente e i paesaggi

Nell’area attorno ai Sassi c’è un grande bosco, considerato uno dei più estesi d’Europa. Negli altri luoghi limitrofi ci sono foreste miste di noccioli e aceri che nella stagione autunnale regalano un fantastico spettacolo di luci e ombre. La fauna selvatica è decisamente ricca, agevolata dalla varietà di ambienti presenti nel territorio. Vicino ai mammiferi tipici di collina e di media montagna, tra cui anche il lupo, c’è una forte presenza di rapaci diurni e notturni come lo sparviero, l’astore, l’aquila reale e il falco pellegrino.

Tour naturalistico

L’occasione di vistare scenari naturalistici conquista il turista. Quello che possiamo suggerire è vedere la maestosità della natura nel suo aspetto naturale per comprendere quelle straordinarie peculiarità che soltanto l’ambiente può regalare. Il turista riesce a vivere il suo periodo di relax in un ambiente originale, al fine di conservare dopo la sua visita un ricordo entusiasmante che valorizza la sua personale cultura sulla natura. Coloro che volessero vistare e scoprire le bellezze del parco non ci sono esitazioni: diversi itinerari, a seconda degli interessi delle persone, sono da scegliere e da scoprire in questa affascinante tour. Durante l’estate e anche nell’inverno si possono esercitare le attività sportive, conoscere le particolarità geologiche e le rarità botaniche, incontrare la fauna selvatica, scoprire le testimonianze artistiche e monumentali del territorio. È originale attraversare a piedi, a cavallo oppure in mountain bike, l’area perché è servita da una viabilità molto ricca che permette di raggiungere la totalità dei principali luoghi per le escursioni, tra cui suggeriamo le ultime due tappe dell’Alta Via dei Parchi che dal Monte Fumaiolo conducono all’Eremo della Madonna del Faggio. Non dimentichiamo che tutto il comprensorio è dotato di aree attrezzate per i suoi ospiti, senza dimenticare il Museo Naturalistico (Pennabilli) e il Parco Faunistico (Pian dei Prati), con animali domestici e selvatici e centri di educazione ambientale. È fondamentale arricchire questo tour con una sosta nelle aree attrezzate per distenderci e apprezzare il valore aggiunto della scampagnata, dove abbiamo la possibilità di entrare in contatto con l’ambiente.  

Francesco Fravolini

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