Esistono numerosi sport poco conosciuti ma dalla lunga tradizione storica e culturale: uno di questi è la pallapugno. Questa disciplina, che fino al 2001 di chiamava “pallone elastico” è diffusa storicamente nell’area piemontese-ligure ed è regolamentata dalla FIPAP, Federazione Italiana Pallapugno.
A pallapugno si gioca all’interno di uno sferisterio, un campo in terra battuta di 90×16 m. (massimo 18 m.) delimitato su un solo lato da un muro con una rete in cima. Si sfidano due squadre da quattro giocatori e vince chi conquista per primo 11 giochi. Il punteggio di ogni singolo gioco è uguale a quelli del tennis: 15, 30, 40-gioco.
A turno il battitore di una squadra colpisce la palla (di gomma elastica, pesante 190 g.) con il pugno protetto da una fasciatura, cercando di mandarla oltre la linea di fondo avversaria (fuoricampo o “intra“, vale un quindici). Se la palla va direttamente fuori da un lato lungo del campo oppure oltre il muro è fallo e il quindici va agli avversari. Se la palla rimbalza in campo, gli avversari devono respingerla colpendola sempre con il pugno, al volo o dopo un solo rimbalzo. Se la palla esce dopo un rimbalzo in campo o non si riesce a colpire dopo il primo rimbalzo la squadra in attacco ottiene una “caccia“, con una bandierina a segnare la posizione esatta. Dopo 4 cacce le squadre si scambiano il campo e cercano di conquistare le cacce, fermando la palla in modo valido tenendo alle spalle il punto dove è stata segnata la caccia.
Nella storia dell’antica Roma esistono testimonianze di giochi con la palla, che probabilmente sono stati antesignani di alcuni sport moderni come il tamburello, la pelota basca e probabilmente anche la pallapugno, ma ci sono pochi dati sulle regole di questi giochi antichi. Si sa invece che nel 1555 in Italia fu regolamentato il “jeu de palm” di origine francese che in Nord Italia divenne Pallapugno (giocato a pugno fasciato) e in Toscana, Pallone col bracciale (giocato con in bracciale di legno). Il campionato italiano di Pallapugno viene invece istituito nel 1912, mentre dal 1983 si disputa la Coppa Italia.
Un ringraziamento a Gianluca Isoardi, ex giocatore di pallapugno, per la consulenza sulle regole.
Daniele Capello