Cominciano i Mondiali maschili di Pallamano in Egitto

Dal 13 al 31 gennaio 2021 si disputerà la XXVII edizione del Campionato mondiale di pallamano maschile in Egitto. Parteciperanno per la prima volta 32 paesi tra cui non ci sarà purtroppo l’Italia: la nostra nazionale non è stata in grado di qualificarsi in uno sport in cui siamo poco competitivi a livello internazionale. Le Nazionali qualificate sono Danimarca, Spagna, Croazia, Norvegia, Slovenia, Germania, Portogallo, Svezia, Egitto, Argentina, Austria, Ungheria, Tunisia, Algeria, Qatar, Bielorussia, Islanda, Brasile, Uruguay, Repubblica Ceca, Francia, Corea del Sud, Giappone, Bahrein, Angola, Capo Verde, Marocco, Cile, Repubblica Democratica del Congo, Polonia, Stati Uniti e Russia. Le nazionali sono state suddivise in 8 gironi da 4 squadre ciascuno: metà di queste passeranno al secondo turno a gironi: da qui si qualificheranno 8 squadre agli scontri diretti. Le partite si giocheranno in 4 impianti.
Il primo Mondiale di Pallamano si disputò nel 1938 in Germania, con il successo dei padroni di casa; l’ultima vincitrice nel 2019 è stata la Danimarca, nel mondiale organizzato insieme alla Germania, che ha battuto la Norvegia. La Nazione più titolata è invece la Francia, con 6 trionfi, oltre a 2 titoli olimpici e 3 europei, mentre l’unica nazione non europea nella storia a finire sul podio è stato il Qatar, secondo nei Mondiali casalinghi del 2015.
La pallamano è uno sport di squadra nato nel 1915 in Germania; deriva probabilmente dal gioco dell’antica Roma “harpastrum”, raffigurato anche sui mosaici di Piazza Armerina. Anche in altre culture esistono testimonianze di giochi con la palla tenuta in mano. Si gioca su campi di 40×20 m. da due squadre di sette giocatori, di cui un portiere e sei giocatori di movimento. Come nel basket si deve palleggiare e non trattenere il pallone per più di 3 secondi nè riprendere il palleggio dopo la trattenuta; è vietato toccare il pallone sotto il ginocchio. Come nel calcio bisogna fare gol nella porta avversaria ma non si può entrare in area avversaria prima del tiro, se non in salto, ma tirando prima di atterrare. Ovviamente vince chi segna più reti.

Daniele Capello

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