Da almeno 40 anni le grandi compagnie petrolifere conoscono alla perfezione i danni che lo sfruttamento dei combustibili fossili avrebbe causato al pianeta e alla società umana. Quando arriva il limite? Quando si può decidere che è arrivato il momento di farla finita e capire che se continuiamo così il pianeta, e noi esseri umani, più che altro, saremo spacciati? Quando la realtà in cui viviamo sembra uscita da una distopia fantascientifica. Che è quello che sta succedendo a Nuova Delhi.
Nella capitale indiana, infatti, hanno aperto degli Oxygen Bar per poter sfuggire allo smog. Il nome potrebbe farvi supporre qualcosa, ed è una supposizione corretta: si tratta di bar dove si paga per poter respirare aria pulita. Piccole ampolle di ossigeno aromatizzato (cannella, vaniglia, menta, cioccolato e molti altri gusti) e pulitissimo da poter respirare e purificarsi.
Pagare per l’ossigeno.
Sembra una vecchia storia di Zio Paperone, uno dei sui incubi, o il destino di un pianeta plutocratico retto da corporazioni e raccontato da qualche grande scrittore. Ma no, è il destino del nostro pianeta.
Nuova Delhi è la città più inquinata del mondo, ed è questo che ha spinto la 25enne Margarita Kuritsyna e il 26enne Aryavir Kumar di aprire un bar e vendere ossigeno. Il costo di una “seduta” si aggira intorno alle 350 rupie, circa 4 euro.
Si tratta certamente di un’idea imprenditoriale innovativa e ottima per la salute degli abitanti, in quanto, come hanno dichiarato i due ragazzi:
“Siamo abituati a respirare solo il 21% di ossigeno. Mentre respirare quest’aria per una sessione di ossigenoterapia rimuove i radicali liberi dannosi, neutralizza le tossine ambientali e distrugge i batteri infettivi anaerobici”.
Un’idea sicuramente innocente e ottima, ma in che mondo ci stiamo preparando a vivere?
Domenico Attianese