Onice nera: caratteristiche ed usi

Con in nome onice si indica due tipi di rocce completamente differenti: quella nera di origine silicea, che è simile al calcedonio e si trova in Messico e Brasile e quella calcarea di colore bruno o verde che si trovano rispettivamente a Montaione e in Pakistan.

E’ una pietra vulcanica nera ed è legata al primo chakra pertanto va indossato come anello, bracciale o cavigliera.

Se indossato come ciondolo infatti può interferire con energie più sottili, dei chakra più alti che lavorano su frequenze cromatiche differenti…

L’onice non si presenta come una pietra completamente nera, infatti quando è naturale e non colorata artificialmente presenta anche delle striature bianche.

A seconda delle striature e del colore è usata per vari scopi: con striature bianco celesti protegge i visceri e non lascia che il portatore riceva danno, con striature color miele, nere e nel mezzo bianche procura una bella figliolanza, colorata interamente di bianco impedisce i dolori di stomaco mentre quella tutta nera è utile alle donne incinte e a quelle che allattano.

E’ una pietra rivolta alle persone pratiche che vogliono vivere la vita sotto le leggi della semplicità, scherma dalla energie negative e dalle influenze esterne superflue.

Considerata la pietra dell’udito va a rafforzare quelle terapie fatte a guarire le malattie dell’orecchio.

Aiuta chi la indossa a entrare in sintonia con le altre persone comprendendone meglio desideri e aspirazioni.

Aiuta dove c’è bisogno di fare chiarezza per il raggiungimento di un obiettivo e lavora benissimo in coppia con il cristallo di Rocca.

Se usata in meditazione aiuta a rafforzare l’autostima ed assorbe le energie in eccesso…

Per pulirlo basta lavarla sotto l’acqua corrente per uno o due minuti per caricarla sono perfette le energie lunari.

Benedetta Giovannetti

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