È la storia di due vite, Angelica e Veronica, raccontata con forza e sapienza da Amalia Capasso nel suo romanzo d’esordio, La promessa di Zaira (ed. Kimerik, Patti 2019). Un romanzo scritto da una donna per le donne attraverso le vicende drammatiche di due esistenze completamente diverse, ma vicine nel dolore: Angelica per la mancata maternità e Veronica per le violenze subite dal marito Sergio.
È un romanzo che arriva dritto al cuore come le mille lame che lacerano l’anima di Angelica una volta appresa la notizia della sua sterilità, così come la paura e l’incoscienza provate da Veronica davanti all’ennesimo colpo sferrato sul viso dal marito.
Due drammi che però si intrecciano nella condivisione di una sofferenza che non sembra placarsi, ma che, invece, grazie anche alla solidarietà femminile, trova un nuovo spunto di rinascita, grazie alla forza e al coraggio che ogni donna possiede.
La promessa di Zaira è, però, anche un romanzo che affronta il grande tema dell’amore. Da quello filiale e quello di coppia, Capasso è stata capace di trasmettere le mille forme del sentimento amoroso mostrando le trasformazioni, i dettagli, le complessità di ciò che, purtroppo, potrebbe anche trasformarsi nel suo opposto, attraverso odio, violenza, indifferenza. Nell’amore, però, le due protagoniste trovano un nuovo senso e un nuovo slancio di vita, mostrando l’autenticità di un sentimento che non deve nascondersi e che non necessita di maschere né dissimulazioni.
Quella tanto agognata serenità nello stesso momento in cui sembra essere sopraggiunta, però, ricade di nuovo nel baratro ed è, infatti, dal baratro che Angelica e Veronica devono trovare la forza per rompere il silenzio, per colmare il loro vuoto, per sanare le loro ferite. L’autrice, nel tratteggiare il costante desiderio da parte delle due donne di coltivare il seme della speranza, ci propone uno sguardo obiettivo e realistico su un destino permeato da un dolore totalizzante.È nel mare del golfo di Napoli che sembrano placarsi quelle sofferenze così dolorose. In una città che Capasso conosce bene, dato che le dà le origini, si succedono i fatti più tristi e le dinamiche che inevitabilmente cambieranno Angelica e Veronica.
Non solo donne. L’autrice fornisce una descrizione precisa e attenta delle vite e delle emozioni dei personaggi maschili: Leonardo, marito di Angelica, innamorato e sensibile al dolore della moglie; Sergio, marito di Veronica, violento e colmo di rabbia per un passato burrascoso; Bernardo, medico serio e professionale, ma fortemente empatico; Tancredi, avvocato di successo pieno di positività. Sono figure maschili che rivelano la complessità e la varietà di un altro mondo, quello degli uomini, che si intreccia con quello delle donne, in dinamiche diverse, a volte sconosciute, a volte spaventose.
In un romanzo che va dritto al cuore, Amalia Capasso scuote le coscienze e ci invita alla riflessione sull’importanza del nostro posto del mondo, per la libertà di se stessi nell’amore autentico degli altri.
Il Taccuino