La gente comune fa spesso confusione quando si parla di corvi e cornacchie. Anche su certi articoli di giornale capita che vengano usati i due termini come fossero sinonimi. In realtà il corvo e la cornacchia sono due specie ben distinte. Se in inglese la parola “crow” indica genericamente tutte le specie appartenenti alla stessa famiglia, in italiano il termine generale corrispettivo sarebbe “corvide”. Il corvo e la cornacchia sono infatti due specie ben differenti e a un occhio esperto ben riconoscibili tra loro.
La cornacchia é la specie più comune in Europa: in realtà per molti autori le specie di cornacchia sarebbero due, la cornacchia nera e la cornacchia grigia. Le due specie sono distinguibili per il colore del piumaggio, che dà loro il nome; esistono tuttavia numerosi individui dal colore intermedio che possono complicare l’attribuzione specifica, spesso ibridi di prima o seconda generazione. Che siano considerate specie o sottospecie comunque la cornacchia nera é distribuita nell’Europa occidentale mentre la grigia in quella orientale. In Italia é presente maggiormente la grigia mentre la nera é distribuita nelle zone nordoccidentali, in particolare al confine con la Francia. Il becco è sempre nero, robusto e un po’ ricurvo in punta.
E invece il povero corvo, tirato spesso in mezzo a sproposito? É una specie ben distribuita in Nord Europa mentre in Italia é presente solo in autunno e inverno, tra ottobre e marzo; é inoltre sempre più rara e limitata alla pianura padana. Ha piumaggio nero lucente (simile alla cornacchia nera ma nettamente differente dalla grigia) ma soprattutto la base del becco é di colore biancastro che stacca col becco grigio, che appare piú lungo e appuntito di quello della cornacchia.
Infine esiste il Corvo imperiale, più grande di entrambe, con piumaggio nero lucente e grande becco nero massiccio; in volo è tipica la sua coda grande e cuneiforme.
Daniele Capello