Nel Museo della Lana c’è la cultura abruzzese

L’antica sede museale ospita la cultura della regione con autentiche testimonianze del passato da ammirare attentamente 

Il Museo della Lana di Scanno, un piccolo paese dell’Abruzzo in provincia de L’Aquila, rappresenta un’importante realtà culturale della regione perché raccoglie preziose testimonianze del passato, in grado di raccontare ai giovani il tenore di vita di un tempo. Il Museo della Lana riesce a tramandare quelle caratteristiche sociali che caratterizzarono la vita di un’epoca. È un luogo importante, autentico custode delle tradizioni culturali della regione con testimonianze storiche e artistiche. 

La storia

Il Museo della Lana inizia la sua attività ricostruendo un momento specifico della storia della transumanza: la crisi della pastorizia nella Valle del Sagittario dovuta alla pressione industriale dell’innovazione. Questo difficile momento storico è stato affrontato dalle comunità della Valle con un insieme di utensili, pratiche e culti che il museo cataloga, espone, restaura. Il Museo della Lana, allestito in un edificio del primo Novecento, rappresenta un caso di riconversione corretta di un edificio semindustriale in un’area monumentale. La sede del museo ha mantenuto la struttura originaria con grandi finestre, muri di pietra e mattoni. Il centro di studi e il comune che gestiscono il Museo della Lana intervengono sull’abbattimento, negli anni ’70, del suo spettacolare soffitto ligneo. Mobili, utensili e icone consentono al visitatore il contatto con l’atmosfera di questi ambienti, distribuiti in piccole stanze. 

Il percorso museale

È organizzato come raccolta didattica della cultura materiale, come centro di documentazione, come banca dati dell’identità di Scanno e degli altri centri della Valle del Sagittario. Il Museo della Lana è un archivio in grado di conservare i documenti dell’ultima fase della pastorizia. La realtà museale fu progettata secondo la formula “museo e identità”. Utensili e oggetti recano l’identificazione delle famiglie possidenti e, dove possibile, degli individui. Gli utensili e gli oggetti provengono dal paese dove è collocato il museo o dal suo territorio. È proprio per questo motivo che il museo ha tre tipi di visitatori fissi: gli studenti delle scuole, i turisti, gli studiosi. Gli utensili e i modi di produzione descrivono in modo puntuale e variegato il complesso mondo della vita minima, delle sue percezioni, delle sue fissità e dei suoi moti. Una ciotola levigata da un pastore può essere un’importante testimonianza, offrendo spunti sulla sua immagine del tempo, sulla sua abilità manuale, sulla modellistica a sua disposizione, sulla sua povertà e ricchezza. Il Museo della Lana è un luogo storico e culturale facente parte del comprensorio della Valle del Sagittario, dove è dominante la componente di educazione alla salvaguardia dell’identità. 

Francesco Fravolini

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