I serpenti italiani: non sono tutte vipere

Quando si parla di serpenti in Italia, si fa sempre molta confusione: la gente comune difficilmente sa riconoscere le diverse specie e per molti esistono solo la “vipera” velenosa e la “biscia” non velenosa, spesso non riuscendo neanche a distinguere bene i due “gruppi”.

In realtà in Italia non esistono solo due specie di serpenti ma ben 22 (alcune molto localizzate e con pochissime osservazioni perchè all’estremo del loro areale di distribuzione: 16 specie di Colubridi (le “bisce”), 5 di Viperidi (le “vipere”) e addirittura 1 di Boidi, il Boa delle sabbie, con rare osservazioni in Sicilia.

Intanto bisogna ricordare che ogni serpente è protetto dalla legge quindi uccidere una innocua biscia o una “pericolosa” vipera è comunque un reato.

I serpenti sono molto paurosi e difficilmente risultano aggressivi. Se si sentono minacciati o messi alle strette attuano spesso finti attacchi per spaventare l’aggressore e fuggire e mordono solo se non possono scappare o se vengono maneggiati o calpestati.

I viperidi sono l’unico gruppo realmente velenoso, ma dai dati medici la maggior parte delle morti seguenti a morso di vipera sono in realtà dovute a schock anafilattico da siero, che infatti, per Decreto del Ministero della Salute, dal 2001 è somministrabile solo da personale medico. I colubridi invece sono quasi tutti innocui per l’uomo (solo una specie è debolmente velenosa ma non pericolosa).

Il miglior carattere da osservare per distinguere i due gruppi è la pupilla, verticale nei viperidi e rotonda nei Colubridi (tranne il raro Serpente gatto che l’ha verticale).

Daniele Capello

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