Quando si evita che i medicinali da risorse diventino rifiuti
“Ogni anno, nelle nostre case, sono sprecate tonnellate di farmaci ancora validi” si legge in rete. Si tratta, invece, di una risorsa che, se correttamente gestita, potrebbe rappresentare un bene prezioso per chi non può accedere alle cure per ragioni economiche. Vediamo quindi come fare per evitare che queste potenziali risorse si tramutino in rifiuti speciali da smaltire, con conseguente dispendio di energie e costi per la comunità.
Per far fronte a tutto questo, il Banco Farmaceutico si è reso promotore di un progetto ad hoc che va sotto il nome di “Recupero Farmaci Validi” o RFV. A tal fine all’interno delle farmacie aderenti all’iniziativa, sono posizionati appositi contenitori di raccolta facilmente identificabili. Grazie all’assistenza del personale di farmacia, sarà quindi agevole procedere correttamente all’operazione di donazione dei medicinali di cui non si ha più bisogno.
Venendo ai farmaci di cui è possibile fare la raccolta, si specifica che possono essere recuperati farmaci non scaduti, con almeno 8 mesi di validità, correttamente conservati nella loro confezione primaria e secondaria originale integra. Devono invece considerarsi esclusi i farmaci che appartengono alle tabelle delle sostanze stupefacenti e psicotrope, i farmaci che richiedono conservazione a temperatura controllata quindi da conservare in frigorifero e i farmaci ospedalieri (fascia H). A questo punto, dopo che i farmacisti avranno controllato scadenza e integrità delle confezioni, i farmaci saranno depositati negli appositi contenitori. Sarà quindi compito del Banco Farmaceutico procedere con la successiva operazione di recupero dei farmaci e di redistribuzioni ai vari enti e gruppi.
Se si ha interesse a partecipare alla raccolta, bisognerà prima prendere visione delle farmacie aderenti sul territorio. Avvalendoci delle informazioni diffuse dallo stesso Banco Farmaceutico, tramite la pagina web istituzionale, le province aderenti al momento sono le seguenti: Alessandria, Ancona, Bari, Bergamo, Como, L’Aquila, Lucca, Macerata, Mantova, Matera, Milano, Monza e Brianza, Napoli, Novara, Padova, Palermo, Perugia, Potenza, Roma, Torino, Udine, Varese, Verona, Vicenza. Quanto invece all’elenco delle singole farmacie aderenti, andando al sito www.bancofarmaceutico.org si trova l’elenco dettagliato suddiviso per provincia di appartenenza.
Di Maria Teresa Biscarini