Myanmar: secondo Paese al mondo colpito da disastri climatici

La mostra ‘Semi di Speranza’ a Bergamo: le fotografie di Gianfranco Ferraro raccontano la quotidianità degli abitanti della Dry Zone, la vasta area al centro del Myanmar dove vive circa un quarto della popolazione

Myanmar è il secondo Paese al mondo più soggetto a eventi meteorologici estremi legati ai cambiamenti climatici, senza tralasciare che gli effetti di questi ultimi si sommano alle conseguenze di instabilità politica e scontri armati, alla crisi economica, agli effetti della pandemia di Covid-19. L’impatto del cambiamento climatico sull’ambiente e sulla popolazione del Myanmar è raccontato nella mostra fotografica ‘Semi di Speranza. Voci e volti dal Myanmar’ di Gianfranco Ferraro, con la curatela di Sandro Iovine, aperta al pubblico fino al 1° maggio 2023 presso il Palazzo Ex Ateneo, in piazza Giuliano, a Bergamo. La mostra non racconta un problema “lontano” ma un allarme che riguarda tutto il pianeta. 

Il Ciclone Nargis 

Myanmar è stato colpito nel 2008 dal ciclone Nargis, responsabile della morte di 140mila persone e della perdita o del danneggiamento delle proprietà di circa 2,4 milioni di abitanti. È stato il picco di una tendenza che pesa sulla nazione. L’intensità e frequenza dei cicloni è aumentata: prima del 2000 toccavano la costa birmana ogni tre anni, da allora arrivano ogni anno. Sono aumentati anche siccità, temperature estreme e allagamenti. L’impatto di questi drastici fenomeni climatici, in particolare sulla produzione agricola, ha provocato anche una diminuzione di reddito e di sicurezza alimentare delle famiglie, in cui i più colpiti sono i bambini. 

Il ruolo di CESVI

È in Myanmar dal 2001, raggiungendo negli anni più di 4,6 milioni di beneficiari attraverso interventi nei settori della salute e dell’igiene, della lotta alla fame, dello sviluppo agricolo e della protezione dell’ambiente. Attualmente CESVI opera nella Dry Zone, vasta regione al centro del Paese e uno dei principali poli agricoli del Myanmar. Nella Dry Zone gli effetti dell’emergenza climatica, e in particolare inondazioni violente, lunghi periodi di siccità e bassissimi livelli di precipitazione durante tutto l’arco dell’anno, stanno mettendo a dura prova la produzione agricola e il sostentamento della popolazione.

Francesco Fravolini

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