Il 28 luglio la JYP Entertainment ha fatto sapere che da recente il tribunale distrettuale occidentale di Seoul ha riconosciuto il reato di diffamazione nei confronti di un individuo che in passato ha ripetutamente diffuso false informazioni sul cantante, attore e modello Lee Junho, membro dei 2PM.
Il persecutore è stato condannato a pagare una multa di 3 milioni di won (circa 2,136 euro).
Inoltre, l’agenzia dell’artista ha rilasciato la seguente affermazione: “Stiamo adottando misure più aspre, rafforzando il percorso di monitoraggio e selezionando ulteriori studi legali per presentare reclami. Continueremo a prendere misure forti senza clemenza e non trascureremo post dannosi o la circolazione di false informazioni infondate sui nostri artisti. Vorremmo esprimere la nostra gratitudine ai fan che mostrano sempre supporto e amore per l’artista. In qualità di agenzia dell’artista, promettiamo che daremo la priorità alla sicurezza e alla protezione dei diritti e degli interessi dell’artista e intraprenderemo azioni energiche contro quegli atti che interferiscono con questo utilizzando tutte le misure disponibili, comprese le sanzioni legali.”
Purtroppo non è la prima volta che Lee Junho viene preso di mira sia da fanatici che da haters, così come non è l’unico artista sudcoreano a essere preso di mira e perseguitato da rumours, fake news, insulti e minacce.
La speranza è che l’inasprimento delle misure di sicurezza e prevenzione adotate dalle varie agenzie serva davvero a scoraggiare ulteriori attacchi ai danni degli artisti, che spesso minano la loro serenità e stabilità mentale ed emotiva.
Yami