Migranti invisibili

Migranti invisibili. Una buona fetta di migranti che riescono a toccare terra italiana, si perde, andando ad incrementare il numero di questi migranti invisibili.

Tre su quattro dei 27.000 migranti sbarcati sulle nostre coste nei primi tre mesi dell’anno non si sa dove siano finiti. Infatti nei centri al 31 dicembre 2022 c’erano 107.268 persone, al 15 marzo (ultimo dato ufficiale del Viminale) ce n’erano 110.827, dunque appena 3.500 in più ma a fronte di 20.000 arrivi.

E gli altri? Irrilevante il numero delle redistribuzioni in Europa, per almeno 15.000 migranti si sono perse le tracce. Molti saranno già riusciti ad oltrepassare i valichi di frontiera verso Francia e Austria, moltissimi altri sono ancora in Italia in attesa di farlo e dormono per strada. Forse perchè il sistema, dai Cas agli alloggi diffusi nei piccoli centri, è in sofferenza, come anche la primissima accoglienza, come dimostrano i bimbi senza scarpe nell’hotspot di Lampedusa, non riesce a far fronte al ritmo degli arrivi.

Al Viminale, per il momento, non sono state ancora intraprese misure straordinarie, Piantedosi esclude l’utilizzo di caserme, ma siamo ancora a marzo e con gli arrivi che aumentano con le migliori condizioni climatiche per la traversata di mare, si valuta il possibile ricorso a tensostrutture adeguate nei porti di sbarco e il noleggio di navi per garantire trasferimenti immediati da Lampedusa alla terraferma.

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