Microbiota intestinale e giovinezza cerebrale: qual è il collegamento?

Il microbiota intestinale è molto importante per diverse funzioni del corpo. Anzi, lo è sempre di più, viste le numerose scoperte che si stanno facendo in questi ultimi anni. Una delle ultime, riguarda il rapporto tra i microbi nell’intestino e il cervello. Secondo uno studio, pubblicato sulla rivista Natura Aging ed effettuato da alcuni scienziati dell’University College di Cork, il microbiota intestinale potrebbe prevenire alcuni cambiamenti nel cervello collegati all’invecchiamento.

Problemi legati all’invecchiamento cerebrale, quindi, secondo gli autori dello studio, potrebbero essere risolti o alleviati con i trapianti di microbiota, per evitare il declino cognitivo collegato all’invecchiamento. Si tratta di un trattamento contro lo sviluppo di malattie neurodegenerative innovativo.

Il team di scienziati, guidato da John Cryan e Marcus Boehme, ha trapiantato microbi fecali presi dall’intestino di topi giovani (donatori), in quello di topi anziani (riceventi). In seguito a questo trapianto, si è manifestata la scoperta, cioè, dei cambiamenti in positivo associati all’invecchiamento, nel sistema immunitario dei topi più anziani.

I cambiamenti riguardavano le abilità cognitive: i topi anziani mostravano un miglioramento nei test. Si tratta di una prima prova, di un primo gradino, verso quello che potrebbe essere un trattamento innovativo e rivoluzionario per invecchiare meglio.

Domenico Attianese

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