MI GUARDI O MI LEGGI?

Il web abbonda di video, sia amatoriali che professionali, quasi ad esigere un’attenzione che la parola scritta sembra ricevere meno. Ma è vero tutto questo? Sono davvero così in calo i lettori? Questa crisi del libro è reale o soltanto una percezione? Certo l’immediatezza del video non aiuta la scrittura, perché suoni, movimenti, immagini, la prevaricano prepotentemente, probabilmente impigrendo la mente del lettore all’interno di un contesto più veloce e più evidente. Un libro chiuso è un libro morto o un semplice oggetto, mentre un libro aperto rappresenta la possibilità di entrare in dimensioni di vita infinite. Le favole, i gialli, i romanzi, se ben scritti, evocano un potenziale legato all’immaginazione, cento volte superiore alla ricezione di un video. E questa precisazione va fatta, visto che ormai tutti si autopubblicano ritenendosi impropriamente poeti, scrittori e artisti.

Bisogna considerare che la scrittura è molto di più del suo essere scrittura, sia per chi scrive che per chi legge. Avete mai sentito parlare di coordinazione oculo-manuale? perchè qui si entra nel cuore degli stimoli e delle abilità cognitive, quelle che molti bambini hanno smesso di acquisire. Anche la lettura di un libro cartaceo conserva gli identici potenziali di chi impugna una matita, perchè implica tutta una serie di posture e di dialoghi tra il corpo e i concetti che nella moderna forma elettronica vengono meno. Tutto questo è ben spiegato all’interno di un libro dal titolo SCRIVERE LA PILLOLA DELLA FELICITA’, che vi invito a leggere e che permette l’accesso gratuito ad un corso sulla scrittura emotiva tramite un link che troverete all’interno dello stesso libro.

Eleonora Giovannini

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