Meloni e Schlein: donne al volante

Dopo l’elezione di Elly Schlein alle primarie del Pd, la politica italiana si tinge di rosa

Per la politica italiana gli ultimi sei mesi sono stati caratterizzati dall’ascesa di due figure femminili che, comunque la pensiate, hanno avuto il merito di tirare fuori personalità e carisma, indispensabili per diventare dei veri, anzi delle vere, leader, in un mondo in cui le donne vengono viste ancora con troppa diffidenza. Giorgia Meloni il 25 settembre scorso ha portato il proprio partito e la propria coalizione di Centrodestra, a primeggiare nelle elezioni politiche. La Giorgia nazionale è la prima donna a diventare Presidente del Consiglio in Italia. Un traguardo che ha portato l’opinione pubblica, sia chi ha votato la sua coalizione, sia chi ha optato per altre soluzioni elettorali, ad accogiere con grande interesse le prime mosse della Meloni: una donna nata a Roma, in una famiglia in cui il padre ha abbandonato lei, la madre e la sorella, quando la futura leader di FdI aveva solo un anno. Il nucleo si trasferice poi alla Garbatella; aver vissuto in questo quartiere romano per Giogia Meloni spesso diventa un motivo di vanto, rivendicato quando c’è da fare una battuta o da avere un attegiamento ruvido. A 15 anni entra nel Fronte della Gioventù, il polo giovanile del Movimento Sociale, poi passa ad Azione Studentesca, ovvero i giovani di Allenaza Nazionale. Giornalista professionista, la Meloni entra nel governo Berlusconi nel 2008 come Ministro per la Gioventù. Dopo tanta gavetta, entra in politica dalla porta principale, dopo 16 anni di attività rappresentative (lei è del 1977).

La storia di questa donna è caratterizzata dalla nascita di Fratelli d’Italia e da una militanza forte e decisa in un partito in cui ha saputo emergere sconfiggendo perpelssità e invidie di molti colleghi maschi.

E passiamo alla parte politicamente opposta a Giorgia: domenica 26 febbraio in tutta Italia si sono tenute le Primarie del Partito Democratico; a sorpresa sono state vinte da Elena Ethel Schlein, detta Elly, diventata quindi Segretario.  Anche per lei vale il discorso di essere una “primadonna che”,  a rivestire questo incarico nel partito di centrosinistra. La Schlein è nata a Lugano nel 1985, in una famiglia facoltosa, con padre (americano) politologo e accademico, mentre la madre (italiana) insegna all’Università. Lei è laureata in Giurisprudenza e nel 2008 si reca negli Usa per sostenere la candididatura di Obama, in qualità di collaboratrice volontaria. Nel 2011 fonda a Bologna (luogo dove ha deciso di intraprendere gli studi in legge) l’associazione studentesca Progrè, l’anno dopo è segretraia di produzione in un progetto cinematografico sull’immigrazione dall’Albania, vincendo un David di  Donatello. E’ vice Presidente della Regione Emilia Romagna, eurodeputata e attiva nei diritti Lgbtq e nelle problematiche dell’ambiente, nelle scorse politiche entra in Parlamento. Ora la Schlein ha l’arduo compito di ridare vigore ad un partrito (il Pd), alle prese con correnti interne e dissapori (soprattutto dopo le sconfitte nelle ultime elezioni), che hanno indebolito la strauttura di un’entità politica nata nel 2007.  

by Fabio Buffa

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