Massimiliano Fusai di Romagnano

ricercatore di emozioni a mezzo della musica e dell’ars scrivendi, padre di Marco insieme volano verso la letteratura.

Classe ‘67 infanzia meravigliosa data da grande libertà, nel suo “paesiello” tra fiumi e prati.

Gli piaceva isolarsi ed inventare storie a se stesso, oltre ai giocattoli di suo le statuine del presepio.

Inventare e raccontare storie di un infante, attirato dall’espressione dell’amichetto Paolo, mentre narrava, lui gli dava voglia di e per.

Le storie inventate, spesso sono confessioni, si ritrova suo malgrado a cantare, la voce meritava.Ciò non bastava, impara a scrivere canzoni, il gruppo Bar Luna ma i tempi dettarono la fine della musica, il cantatutore non sempre riscatta, le cover band spopolano ed hanno la meglio.

Dopo il lockdown, coercizione forzata, la storia con la musica mette il punto.

Trasla il suo estro verso la letteratura appoggiato dalla casa editrice Pluriversum Edizioni.

Dal 2018 ad oggi 5 i romanzi andati in pubblicazione, il surreale fa da sfondo.

L’ultimo “L’oceano, ovvero le nostre giornate passate sul mare” scritto a quattro mani con il figlio Marco, nato come sceneggiatura per via della passione del ragazzo per il cinema, pochi sbocchi nasce un libro.

Scriverlo con la prole ha un valore aggiunto.

Dissacrante, ironico, così lo descrive narra di quattro ragazzi, musicisti, eeternamente emergenti che mettono in atto anche bassezze, oltremodo spregevoli per poter decollare.

Messo in ridicolo l’egocentrismo dell’artista magnificandone la sregolatezza per Massi “L’arte è tanto bella per quanto è brutto chi la fa”.

Creare con Marco, ragazzo speciale con i suoi peculiari problemi, coccarda alla sua paternità.

La pandemia ha marcato anche il ragazzo, la chiusura richiedeva soluzioni per gestirlo al meglio tra estro e discussioni.

La genitorialità non è detto sia istintiva, si può costruire negli anni ed un attimo, un momento può essere utile per comprendere, provare a gestire anche i figli con difficoltà, soprattutto quando la situazione sembra sfuggire di mano.

E’ ciò che è accaduto a questa coppia padre-figlio, un momento ai limiti dell’umano come la pandemia, ha dato loro la possibilità di comunicare, di intendersi, di affiancarsi, di prendersi per mano, di scrivere insieme, la forza genitoriale ha avuto la meglio.

Per non soccombere a quella situazione s’inventano, nasce la sceneggiatura ed il meglio si è trasformato quando decidono di romanzarla.

Collaborazione serena, partecipata ora è il tempo di presentazioni e promozione.

Libro speciale, penna e calamaio hanno regalato a Marco una possibilità, quella di gestire il suo malessere e al papà quella di avere un’arma per poter andargli incontro, per poter in simbiosi affronrare un fato non favorevole.

Massi per questo progetto, rinuncia ad un’opera già pronta per la pubblicazione sotto l’ala di un editor che ne aveva raffinato lo stile ma per amore lascia indietro il suo personale.

Ossequi ad Antonio di Bartolomeo della Casa Editrice Pluriversum Edizioni, a lui deve insegnamenti indelebili, regole di base sulla scrittura creativa, quelle regole necessarie anche per rendere le righe fluenti, armoniche, accativanti.

Aspettando la data d’uscita, si rimanda alla recensione.

By Laura Tenuta

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