C’è un filo sottile che unisce uno dei capoluoghi di provincia della Marche con una delle principali città francesi. Marsiglia e Macerata diventano palcoscenici di un progetto che vede protagonisti due giovani gruppi di studenti, uno italiano e l’altro francese. Lo scambio culturale si trova alla base di questo connubio, ma di certo non è da solo dal momento che viene affiancato da valori come la solidarietà, la partecipazione, la collaborazione, l’integrazione e l’accoglienza. Merito non solo dell’Arci Macerata e dell’Arci Marche, ma anche del prezioso contributo dell’Istituto superiore maceratese Bramante Pannaggi e dell’associazione francese Secours Popoulaire.
«Grazie a questo progetto, – ha spiegato la dirigente scolastica Federica Lautizi – è possibile conseguire uno dei nostri obiettivi primari, ovvero quello di fornire ai nostri studenti opportunità valide anche per il futuro. Un grazie sentito inoltre va a chi ha curato e cura tutt’ora il progetto e lo sta seguendo passo passo, tra questi anche le docenti Cristina Luzi, Paola Trombettoni e Caterina Trucchia».
7 studentesse dell’istituto superiore, ovvero Chiara Carducci, Veronica Medei, Sara Miliucci, Sunita Osmani, Bianca Pangrazi, Silvia Romagnoli e Fatima Tariq, sono state scelte attraverso un concorso interno alla scuola e prima di andare a scoprire la città di Marsiglia, accoglieranno altrettanti studenti francesi, i quali tra gite e incontri avranno il piacere di conoscere il territorio maceratese e marchigiano. Dal 17 al 22 febbraio i francesi saranno ospiti dell’Arci di Macerata, esattamente come accadrà dal 24 al 29 dello stesso mese per le giovani maceratesi in Francia.
«Uscire dai confini nazioni ed entrare in contatto con la Secours Popoulaire, – ha proseguito Massimiliano Sport Bianchini, presidente dell’Arci Macerata e dell’Arci Marche – ci onora, anche in considerazione del fatto che l’associazione è da tempo attenta al nostro territorio e aveva anche sovvenzionato progetti importanti. Perciò spero che questo sia l’inizio di un rapporto duraturo, soprattutto in favore dei giovani. Inoltre anche io ci tengo a ringraziare il gruppo di lavoro unite che ha permesso tutto questo tra cui Donato Bevilacqua e Giulia Messere».
Giulia Baldini