MARIO TOZZI E LORENZO BAGLIONI PARLANO (E CANTANO) DI ECOLOGIA

Mercoledì 20 settembre si è aperta l’edizione 2023 del prestigioso festival Carpinscienza, in programma fino al 29 settembre a Carpi, nel modenese.

La conferenza spettacolo che l’anno scorso ha visto la partecipazione di Ilaria Capua, quest’anno ha avuto come protagonisti Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni.

I due si bilanciano sul palco. Tozzi è più serio, Baglioni più divertente.

Insomma, caratteri (e professioni) diverse che però si mescolano bene e riescono a convincere la ricca platea che ha affollato il Teatro Comunale di Carpi, elogiato per la sua bellezza anche dallo stesso Lorenzo Baglioni in una sua storia postata sui social poco prima dell’inizio dell’evento.

La conferenza intitolata “Al clima non ci credo” ha avuto ovviamente un’impronta ecologica.

“La scienza – dicono i relatori – ha solo una posizione sul cambiamento climatico: è colpa dell’uomo”.

“Il problema – sostengono – è della comunicazione”. Da qui nasce lo spettacolo, per comunicare. E i due ci riescono alla grande, tra diapositive, racconti e una chitarra.

Baglioni e Tozzi raccontano di come si sono conosciuti. Tutto merito dei silicati. Baglioni ha fatto un videoclip di un suo singolo-didattico sulla classificazione dei silicati che è arrivato al geologo il quale, incuriosito, lo ha ricontattato.

Non mancano risate da parte della platea, canzoni e frecciatine politiche indirizzare più che altro a Donald Trump. Non possono non menzionare Greta Thumberg. “Se siamo qui lo dobbiamo ai giovani”, dice Lorenzo Baglioni che prosegue definendo la Thumberg una “giovane e brillante attivista”.

C’è anche l’occasione per scagliarsi contro le parole pronunciate qualche tempo fa dal Premio Nobel Carlo Rubbia a proposito dei cambiamenti climatici. Rubbia aveva sostenuto che negli ultimi anni la temperatura fosse scesa, ma, secondo Tozzi “aveva preso in considerazione un periodo limitatissimo”. “Non è grave che esprima un’opinione, è che in questo modo smentisce il metodo scientifico”, dice Mario Tozzi.

Sul finale, prima di cantare “La tartaruga e il reggilattine”, brano inciso ini studio dai due, Tozzi dichiara “Occorre un accordo internazionale per azzerare le emissioni” e ancora “quando non possiamo prendere il gas russo prendiamo i gas algerino” per poi dire che servono politiche anche “a livello nazionale”.

In chiusura va assolutamente fatto un plauso a Carpinscienza. Se l’anno scorso ci si lamentava del trattamento riservato alla stampa, quest’anno ci sono stati posti riservati agli operatori della comunicazione nelle primissime file. Un esempio di come quando vengono avanzate delle critiche costruttive e si è intelligenti ci si adoperi per migliorarsi.

Anche se alcune cose vanno sicuramente migliorate, questo è indubbiamente un passo avanti che accogliamo molto volentieri. Complimenti.

Francesco Natale

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