Si tratta di un papiro medico di 3500 anni fa, un vero e proprio manuale su “Come fare una mummia perfetta”. Utilissimo per ricostruire quelli che sono i processi di mummificazione, ancora poco chiari, il ritrovamento è stato annunciato dagli scienziati dell’Università di Copenaghen, che hanno esaminato un antico testo medico conosciuto come “Papyrus Louvre-Carlsberg”, conservato tra Parigi e Copenaghen.
A riguardo, ha affermanto Sofie Schiødt, efittologa per l’Università di Copenaghen:
“È il più antico manuale sull’imbalsamazione mai rinvenuto. […] Il volume sembra una serie di nozioni appuntate come promemoria per gli specialisti che conoscevano già i fondamenti del procedimento. Tra le nuove informazioni che abbiamo appreso grazie a questo testo vi è l’elenco di ingredienti profumati e antibatterici da utilizzare per impregnare il lino rosso con cui veniva imbalsamato il volto del defunto”.
Un particolare processo di cui non si conoscevano tracce fino ad ora, ma testimonianze. Non a caso, infatti, le mummie che risalgono al periodo del manuale confermano le tecniche utilizzate nel testo: intervalli di quattro giorno dove il corpo veniva coperto con un panno e poi ricoperto con oli aromatici; il corpo che veniva trattato con il natron (Un minerale) durante l’essiccazione; l’asportazione degli organi interni e poi, nei successivi 35 giorni, l’avvolgimento nelle bende con le sostanze aromatiche.
Un processo che durava per un totale di 68 giorni, alla fine dei quali la salma veniva posta nel sarcofago per i riti delle ultime 48 ore, i riti che servivano ad accompagnare l’anima nell’aldilà.
Domenico Attianese