Succede a Pertinico, sotto lo sguardo di un passante che oltre ad intervenire, pensa bene di filmare la terrificante scena di un contadino che, dopo avere avvicinato una randagia indifesa, la lega, picchiandola brutalmente con un bastone fino a spezzarle la schiena.
Sono le grida del cane ad attirare l’attenzione di alcuni passanti, immediatamente intervenuti in difesa dell’animale. Dopo aver invano richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, i volontari decidono di agire personalmente per portare via Ruth, questo il suo nome, conducendola velocemente presso una clinica veterinaria.
Dopo averla ridotta in fin di vita, il contadino ritratto nell’immagine, G. C. , tenta di darle fuoco dopo averla cosparsa di benzina, ma grazie alla prontezza del vicino non riesce a compiere anche questa sua ultima nefandezza. Il mancato intervento delle forze dell’ordine getta indignazione e malcontento, al punto tale che i suoi salvatori si affidano a post su facebook per manifestare il proprio sconforto e la sensazione di non essere supportati da una legge adeguata.
Ora questa vicenda, purtroppo l’ennesima, infonde nell’animo delle persone rabbia e dolore e la pretesa di una maggiore attenzione da parte degli enti preposti alla tutela degli animali, comprese le forze dell’ordine che non possono restare indifferenti di fronte a chi sa lucidamente e con premeditazione uccidere un animale. La caccia all’uomo è ormai aperta e ci si augura che le leggi non esistano soltanto sulla carta.
La piccola randagia, che si era fidata del contadino, si era forse avvicinata credendo di ricevere una carezza o un pò di cibo, mentre al contrario ha incontrato il suo assassino.
Ma Ruth non muore solo a causa delle bastonate, perché ad ucciderla è anche l’indifferenza di chi non tiene conto della gravità di questo reato e lascia il cinico uomo impunito, libero di uccidere ancora.
Eleonora Giovannini