La vivacità culturale della cittadina toscana tra valorizzazione del patrimonio storico-culturale esistente e la promozione di un turismo attento e curioso nell’intervista al vicesindaco Luca Agresti
Il Comune di Grosseto, capoluogo dell’omonima provincia vanta oltre 83.000 abitanti e per superficie territoriale è il più vasto della regione Toscana.
Vanta un centro storico completamente circondato da una cerchia muraria originale ed integra (completata nel 1593 su progetto originale di Baldassarre Lanci), ed un territorio impreziosito dalla presenza di una natura rigogliosa e ricca di biotopi e biodiversità tutelata nel Parco naturale della Maremma, nella Riserva naturale Diaccia Botrona e nella Pineta del Tombolo. Numerosi i riconoscimenti ufficiali: ormai da tanti anni, la qualità e la tutela del mare, l’offerta di numerosi servizi balneari hanno fatto guadagnare la prestigiosa Bandiera Blu all’intera costa maremmana. Ma il comune di Grosseto è anche un vivace centro culturale che vanta numerosi monumenti storici, ben quattro musei, un Teatro storico e un teatro moderno, e una biblioteca pubblica.
Per meglio conoscere la realtà culturale della città abbiamo intervistato Luca Agresti – Vice Sindaco del Comune di Grosseto; Assessore con deleghe alla Cultura, Mura Medicee, Verifica e attuazione del Programma di Governo, Affari generali, contratti, Contenzioso legale, Università, Decentramento, Comunicazione istituzionale
Assessore, può farci una panoramica sulla situazione locale per quanto riguarda l’insieme della “voce” cultura oggetto del suo assessorato?
La città di Grosseto ha una effervescenza culturale molto forte e questa effervescenza si sviluppa attorno alle attività dell’amministrazione comunale grazie al lavoro di Grosseto Fondazione Cultura, fondazione di cui l’amministrazione locale è il socio principale; senza dimenticare poi il complesso tessuto di associazioni locali che sono la vera anima e la forza propulsiva di tutte quelle attività culturali che si sviluppano sul territorio nelle varie discipline artistiche e nei vari luoghi dove si fa cultura come i due teatri, la rete museale e la biblioteca.
Posso affermare che a Grosseto c’è una attenzione molto forte nei confronti di queste attività che ha come obiettivo principale quello di far crescere il fermento culturale cittadino potenziando il binomio cultura-turismo in chiave di attrazione.
Questa è stata una scelta strategica perseguita dall’amministrazione anche per poter promuove e conseguire uno sviluppo economico del territorio che non fosse solo legato alle caratteristiche ambientali che certo rimangono le principali attrattive, ma, a partire da queste, è stato vincente collegare iniziative culturali che ci hanno permesso di ampliare l’offerta turistica che, nella nostra zona, si concentra principalmente nei mesi di luglio e di agosto.
Quali sono gli eventi principali che caratterizzano l’estate grossetana?
Gli eventi sono numerosi e diversificati, penso anche, ad esempio, alle iniziative che mettono insieme la cultura, lo sport e il turismo e che vengono proposte all’interno del Parco Naturale della Maremma, oppure alle iniziative che vedono coinvolta la rete delle piste ciclabili presenti nel territorio.
Una particolare sottolineatura la meritano gli eventi di rilevanza nazionale ed internazionale che coinvolgono le nostre strutture sportive di eccellenza, come nel caso dell’atletica leggera e poi come non ricordare le tante iniziative culturali estive che si sviluppano attorno al tema del mare e che coinvolgono anche il tessuto urbanistico del centro storico.
La scelta dell’amministrazione in questi primi cinque anni di mandato è stata quella di valorizzare al massimo i luoghi della cultura, lavorando sempre di più sui contenitori per sviluppare, anche nel prossimo futuro, i contenuti che già sono presenti.
Lei accennava alla rete delle piste ciclabili e questo mi fa pensare che qui sia forte l’attenzione per la promozione della mobilità sostenibile. È vero?
La cosiddetta mobilità dolce è sicuramente uno dei punti di maggior interesse di questa amministrazione al punto che, non ho timore di dirlo, la nostra sarà ricordata come l’amministrazione della riqualificazione. Abbiamo cercato di valorizzare al massimo le nostre bellezze in una logica di rete; per questo abbiamo anche ottenuto un apposito finanziamento dallo Stato che ci consentirà di collegare con una pista ciclabile di circa 20 Km il Parco Archeologico di Roselle con il Parco Naturale della Maremma; due fiori all’occhiello del nostro territorio. Attualmente i lavori stanno proseguendo ed è già stato realizzato il ponte che attraversa il fiume Ombrone. Il nostro impegno nella valorizzazione delle piste ciclabili ci ha fatto guadagnare la Bandiera Gialla di ComuniCiclabili.
Immagino che la volontà di riqualificare i beni locali non si sia limitata a questa iniziativa…
Infatti, sono orgoglioso di poter affermare che è stata ridata dignità e centralità a luoghi e strutture culturali abbandonati nel tempo, come, ad esempio la Biblioteca Chelliana. La biblioteca, che vanta un patrimonio librario di oltre 100.000 volumi ed è l’istituzione bibliotecaria di riferimento del territorio provinciale, è stata oggetto di una ristrutturazione solo in parte terminata e sono ancora in corso i lavori di completamento che porteranno alla fruibilità di tutti gli oltre 2.700 m2 disponibili.
Un’altra struttura della cui rinascita sono particolarmente fiero è il Museo Collezione Gianfranco Luzzetti, frutto della munifica donazione di un antiquario e collezionista maremmano che ci ha consentito di realizzare una Pinacoteca che vanta ben 67 opere datate dal Trecento all’Ottocento (NdR: fra cui figurano i nomi di Antonio Rossellino, Jean de Boulogne detto Giambologna, Rutilio Manetti, Domenico Cresti detto Passignano, Corrado Giaquinto, Camillo Rusconi, Pier Dandini e Giovanni di Tano Fei).
Un altro aspetto della valorizzazione dei beni storici e architettonici locali è rappresentato dalla nuova illuminazione artistica delle Mura Medicee, il monumento per eccellenza di Grosseto e dell’intera Maremma che, grazie ad un restyling delle sorgenti luminose è stato restituito alla fruizione anche nelle ore notturne.
Assessore, quanto pesa, nel bilancio complessivo di codesta amministrazione locale la voce Cultura?
In questa consiliatura il peso economico delle iniziative culturali è stato notevole e tuttavia è stato l’effetto di una scelta collegiale mirata alla valorizzazione dei luoghi e dei contenitori della cultura con investimenti di diversi milioni di Euro.
A questo proposito vorrei ricordare anche la riqualificazione – che partirà a breve – di un altro luogo caro alla città: un edificio storico da tempo in abbandono e che, diventerà la Casa della Musica ove saranno ospitate tutte le realtà musicali cittadine, fra cui la prestigiosa Orchestra Città di Grosseto, istituzione musicale di fama nazionale.
E per il futuro, quali iniziative sta studiano codesta Amministrazione?
Stiamo ragionando in rete con le amministrazioni che, sul territorio della Maremma sviluppano in maniera coordinata le azioni di promozione ed accoglienza turistica.
Sicuramente dovremo concentrarci di più sulle potenzialità del nostro Centro Fiere all’interno del quale è possibile realizzare eventi importanti, alcuni già in programma, ma credo che il prossimo traguardo sia il portare definitivamente a termine tutte le riqualificazioni iniziate nel recente passato per poi, successivamente, lavorare sui contenuti e quindi mettere in relazione il Teatro, la rete Museale, il patrimonio storico urbanistico, archeologico e ambientale, con le manifestazioni culturali e di intrattenimento al fine di lanciare Grosseto come futura Città della Cultura.
Assessore, le lascio l’opportunità di lanciare un doppio messaggio: ai nostri Lettori affinché possano conoscere ed apprezzare la sua città e ai suoi concittadini.
Ai futuri, graditi ospiti della nostra città vorrei ricordare che il nostro territorio è conosciuto a livello nazionale ed internazionale per l’altissima qualità dell’ambiente e ritengo che questo traguardo non debba mai essere superato dal privilegiare altre situazioni. Tuttavia, stiamo lavorando per abbinare all’offerta ambientale e naturalistica anche elementi di ricchezza culturale, senza dimenticare il patrimonio enogastronomico locale che rappresenta un pilastro dello sviluppo della Maremma.
A tutti i miei concittadini dico di andare avanti con la volontà di crederci, sempre, anche nelle difficoltà che la vita ci mette di fronte. Il nostro è un Paese che sta uscendo da una situazione di crisi protrattasi per diversi anni, ma l’Italia è carica di energie che deve crescere nella consapevolezza e nell’orgoglio di ciò che rappresenta e che è per il mondo.
L’intervista completa è disponibile a QUESTO LINK
Alberto Piastrellini