Dopo la questione avuta per l’Uomo Vitruviano, il Louvre ha aperto, il 24 ottobre 2019, la più grande mostra mai organizzata su Leonardo Da Vinci. Una mostra così grande che il museo si aspetta circa 7mila visitatori al giorno.
La mostra ha necessitato di 10 anni di preparativi, così da essere organizzata alla perfezione e festeggiare i 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, spirato in Francia il 2 maggio 1519. Una mostra così complessa che, con ironia, viene paragonata dalla stampa francese alla Brexit in quanto ad impossibilità.
La mostra, che rischiava anche esser monca a causa della precedente crisi diplomatica del 2018 tra Italia e Francia, consterà in 120 opere provenienti dall’Italia, dalla Gran Bretagna, dalla Germania, dalla Russia, dagli Stati Uniti e da altri musei francesi.
Si tratterà, infatti, della mostra più costosa mai organizzata in Francia e, come già detto, della più grande raccolta di opere di Leonardo Da Vinci mai fatta.
Oltre al rischio dell’assenza dell’Uomo Vitruviano a causa di una querelle giuridica sollevata in Italia, ma ora risolta a favore del prestito dell’opera al Louvre, uno dei grandi assenti sarà il Savator Mundi. Si tratta di un’opera per il quale è stato allestito lo spazio, ma che dopo il suo acquisto nel 2017 da parte di un principe Saudita è sparita dalla circolazione. Dopo un periodo di presunta sparizione dell’opera, infatti, il dipinto dovrebbe essere nelle mani del principe che, tuttavia, lo terrebbe ancora nascosto.
La mostra, infine, raccogliendo opere, scritti, dipinti, schizzi e ogni altra opera, avrà come perno l’arte, ma si espanderà in tutti gli altri ambiti di interesse di Leonardo come l’astronomia, la matematica, l’anatomia, la botanica etc.
Domenico Attianese