L’ombra di Caravaggio: capolavoro

Il film, produzione italo-francese, si è rivelato un capolavoro – per chi l’ha visto.

Un percorso affascinante alla scoperta del vero, tanto della sua vita quanto della sua missione, il vero appunto. 

L’autenticità è la firma del film, declinata anche nei costumi di Carlo Poggioli confezionati da 20 sarte con la scenografia di Tonino Zera ricreate a Cinecittà, nella scelta delle locations.

Grazie all’ospitalità della Curia napoletana, Malta e molte chiese romane sono state ricostruite a Napoli, dove si è girato per circa un mese, all’interno di chiese barocche, tra cui Santa Maria la Nova, Santa Maria del Purgatorio ad Arco, Donnaregina e Santi Severino e Sossio. 

I dipinti di Caravaggio, dalla Crocifissione di San Pietro, alla testa di Medusa, all’Amor vincit omnia, sono stati duplicati con delle tecniche che hanno riprodotto il caratteristico chiaroscuro caravaggesco. Ma non vediamo mai Caravaggio dipingerli perché secondo Placido non aveva uno sguardo da pittore ma da regista teatrale, e sceglie di inquadrarlo mentre crea le sue mise en scène. 

Nel cast internazionale di grandissimo spessore, anche Isabelle Huppert, Micaela Ramazzotti, Tedua, Vinicio Marchioni, Lolita Chammah, Brenno Placido, con i camei di Alessandro Haber e Moni Ovadia. Il film è prodotto da Goldenart Production con Rai Cinema, nei cinema dal 3 novembre 2022.

di Marino Ceci

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