L’omaggio di Carbognano ad Orlando De Santis

by Bruno Cimino

Appuntamento domenica 21 maggio, ore 17:00 a Carbognano (VT) per la presentazione del libro “Poesie Contadine” di Orlando De Santis.

Il libro, curato postumo dai nipoti dell’autore, Leonardo e Stefano Marigliani, è una silloge poetica che raccoglie le migliori liriche di Orlando De Santis: un uomo dalle origini umilissime che, studiando da autodidatta per tutta la vita, arrivò a padroneggiare i grandi classici della letteratura e della filosofia, fu un profondo conoscitore della Divina Commedia, dialogò alla pari con teologi e vaticanisti. Fondamentale fu anche, nella vita dell’autore e di tutta la sua comunità, l’impegno civico e politico che lo portò, negli anni Settanta, a ricevere la fascia tricolore di Sindaco. Grazie a quel Primo Cittadino e alla sua giunta, a Carbognano furono gettate le basi per l’istituzione della scuola media che tanto era cara all’autore, il quale aveva potuto studiare soltanto fino alla quinta elementare per poi dedicarsi al lavoro dei campi.

Da un’esperienza di vita così complessa, di cui abbiamo dato solo alcuni rapidi cenni, deriva un corpus lirico molto diversificato, con poesie quasi sempre in metrica (notevole il ricorso frequente ed efficace al sonetto) che trattano temi vari, quali l’amore, gli affetti, la natura, la religione, la politica, il lavoro. Numerose sono anche le poesie in dialetto – un dialetto che non è né carbognanese né romanesco, come ebbe modo di spiegare l’autore – le quali trattano spesso temi di dominio pubblico o anche vicende personali ma estendibili a tutti.

Carbognano è un grazioso borgo di antichissime origini situato sul territorio collinare alle pendici della caldera del Lago di Vico, nella Tuscia viterbese. Il centro storico è dominato da un imponente castello che tra il XV e il XVI secolo fu la casa della nobile Giulia Farnese, detta La Bella per la notevole avvenenza che le valse l’onere e l’onore di essere per tanti anni l’amante del Papa Alessandro VI. Divenuta poco più che trentenne, La Bella decise di ritirarsi a Carbognano dove, rinata dalle sue ceneri come le fenici che popolano i cicli pittorici del castello da lei stessa commissionati, fu un’abile amministratrice ed una lungimirante imprenditrice che si dedicò al benessere dei più umili e che fu una femminista ante litteram.

E proprio Giulia Farnese, a seguito di un boom demografico, commissionò l’edificazione della chiesa di Santa Maria della Concezione, oggi sconsacrata, in cui si svolgerà la presentazione.

C’è quindi «un filo che, attraverso i secoli, unisce Giulia Farnese ad Orlando De Santis, nel loro impegno civico, nelle loro lotte a favore dei più deboli, nel loro amore per l’arte e la cultura», come ci spiega Leonardo Marigliani, alla sua seconda pubblicazione dopo l’attuale e dirompente romanzo “Il Viaggiatore Immobile”. 

Non a caso la pubblicazione del libro “Poesie Contadine” si inserisce nel contesto di un “Rinascimento” culturale che negli ultimi anni sta vedendo fiorire i tanti tesori – antichi e moderni – del borgo di Carbognano e di tutto il suo territorio.

L’appuntamento è quindi un’occasione importante per celebrare un cittadino illustre di Carbognano e, più in generale, per ammirare ancora una volta le meraviglie della Tuscia viterbese. Per chi non potrà esserci, il libro è disponibile per la vendita su Amazon e nelle librerie indipendenti.

Articoli simili

Cos’è l’alchimia I parte

‘Una Madre’ è al cinema

‘Messa da Requiem’, 150° anniversario