L’oasi del Fayum prima parte

Ad un centinaio di chilometri a sud ovest del Cairo
nel deserto libico si trova un’oasi di 4500kmq circa, collegata dalla
capitale egiziana da una comoda strada.
Quest’oasi di chiama Al-Fayum ed è considerata una delle aree più
importanti dell’archeologia egiziana.
Pur essendo pochi i monumenti che sono riusciti a conservarsi qui per
via del terreno umido e instabile, tra cui un obelisco di Sesostri I, ci
sono aree archeologiche tutt’intorno alla zona coltivata dove si sono
create condizioni idonee alla conservazione delle testimonianze del
passato.
Da questa area non ci sono giunte solo le necropoli ma anche le città
che facevano corona a quest’oasi un tempo regione.
Se volete visitarla conviene prendere come punto di partenza uno
degli alberghi che si trovano sulla riva meridionale del lago e da lì
spostarsi nei vari siti, cercando di visitarne due o tre ogni giorno.
Si può partire da Illahun e Hawara dove si trovano le piramidi di due
importanti sovrani della XII dinastia Sesostri II e Amenemhat III.

Procedendo in senso orario più a sud si trova la città di Karanis, dove è
stato riaperto il museo Kom Ashim, museo famoso per raccogliere
reperti che documentavano la vita quotidiana dell’oasi e i riti funerari
che si svolgevano.

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