“Lo Spiraglio”: il FilmFestival della salute mentale

È una modalità di produrre il cinema capace di aprire la mente con il suo sguardo panoramico, rispettoso, coraggioso, attento. Nel 2019 l’Organizzazione Mondiale della Sanità sottolinea che “non c’è salute senza salute mentale”

La salute mentale è protagonista nel FilmFestival “Lo Spiraglio” dedicato ai corti e ai lungometraggi che raccontano proprio situazioni legate alla salute mentale. Gli autori che si sono impegnati su queste tematiche sociali possono partecipare gratuitamente alla decima edizione de “Lo Spiraglio” FilmFestival della salute mentale. Il 17 febbraio 2020 è l’ultimo giorno utile per presentare le opere. L’iniziativa si svolgerà a Roma dal 3 al 5 aprile 2020 presso il MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, ed è promossa da Roma Capitale, dal Dipartimento Salute Mentale della Asl Roma 1 e dal MAXXI. È un tema delicato che offre spunti e riflessioni per comprendere meglio il disagio delle persone che vivono questa situazione. Può diventare una straordinaria occasione per entrare nel vivo della problematica attraverso un video che possa essere una testimonianza. Il ruolo di sceneggiatori e registi è proprio quello di evidenziare le realtà sociali con un racconto appassionante, in grado di coinvolgere la sensibilità delle persone. L’obiettivo di un film è quello di regalare momenti di riflessione, di sollevare discussioni, di proporre sfide culturali. “Lo Spiraglio” FilmFestival della salute mentale, giunto alla sua 10° edizione, vuole proporre una modalità di produrre il cinema capace di aprire la mente con il suo sguardo panoramico, rispettoso, coraggioso, attento. Ricordiamo che nel 2019 l’Organizzazione Mondiale della Sanità sottolinea che “non c’è salute senza salute mentale” (no health without mental health). «Il cinema affronta la tematica della salute mentale – spiega Federico Russo, direttore scientifico del Festival – con una maggiore chiarezza rispetto agli esperti del settore. Le campagne sociali organizzate da varie associazioni sono un altro veicolo fondamentale per una giusta sensibilizzazione del problema. Il settore sanitario, nella regione Lazio, investe in risorse e possiamo registrare un buon livello a beneficio dei cittadini. Voglio ricordare che il Festival è organizzato anche da pazienti, operatori della salute mentale ed esperti di cinema, proprio a sottolineare un maggiore coinvolgimento su questo argomento. La salute mentale del XXI secolo deve essere partecipata, soltanto in questo modo possiamo salvaguardare questo aspetto sociale che diventa fondamentale nella società del futuro. Serve un maggiore dibattito sulle problematiche quotidiane mediante gruppi di discussione, dove le persone possono trovarsi e scambiare opinioni sulle loro perplessità vissute in prima persona. È una modalità importante che consente di monitorare la nostra salute mentale, al fine di intervenire in maniera adeguata e in tempo utile, senza attendere che il problema diventi difficilmente gestibile».   

Come partecipare
Il bando di partecipazione è gratuito, aperto ai lavori realizzati sia dai centri di produzione integrata (centri che lavorano sul disagio psichico), sia dai videomaker. “Lo Spiraglio” si compone di una sezione dedicata ai cortometraggi (durata massima 30’) e di una riservata ai lungometraggi (oltre i 30’). Possono concorrere tutti i generi: fiction, documentario, animazione o altra espressione narrativa, purché l’opera affronti il tema della salute mentale, in modo esplicito o simbolico. La documentazione per partecipare alle selezioni del concorso è scaricabile dal sito ufficiale del Festival. La Giuria, composta da esperti del settore psichiatrico, da personaggi del settore cinematografico e della cultura in genere, assegnerà il Premio “Fausto Antonucci” al miglior cortometraggio e il Premio “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” al miglior lungometraggio.
Per maggiori informazioni:
www.lospiragliofilmfestival.org
spiragliofest@gmail.com

Francesco Fravolini

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