Pubblicata la nuova Lista Rossa degli uccelli nidificanti italiani

Il Comitato Italiano della IUCN, Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, ha pubblicato la nuova edizione della Lista Rossa nazionale degli uccelli nidificanti. Le Liste Rosse stilate periodicamente dalla IUCN sono dedicate alle varie classi animali, dai Pesci, ai Mammiferi alle principali classi di Invertebrati e vengono compilate dai vari comitati nazionali con riferimento al proprio territorio; comprendono le specie a rischio di estinzione, classificate in base alla loro distribuzione, la consistenza numerica e il trend della popolazione. Le categorie delle Liste Rosse comprendono le specie estinte, tra cui si distinguono estinzione assoluta (EX), allo stato selvatico (EW) o nella regione di riferimento (RE), in pericolo critico (CR), in pericolo (EN), vulnerabile (VU), quasi minacciata (NT), minor preoccupazione (LC). Queste informazioni sono utili per indirizzare le azioni di conservazione più efficaci per prevenire le estinzioni e conservare nel tempo la biodiversità italiana.
La precedente lista rossa dell’avifauna nidificante in Italia risale al 2012. Sono state analizzate le situazioni di 278 specie: di queste sono 5 quelle attualmente estinte nel nostro paese, una in tempi recenti, il Gobbo rugginoso. Rispetto alla precedente Lista del 2012, le specie minacciate sono scese da 76 a 67, pari al 25.7 % del totale, applicando i correttivi statistici. Il 51% delle specie nazionali non sono in pericolo imminente: tra queste 17 sono uscite dalle categorie di rischio mentre 6 sono passate ad una categoria peggiore rispetto a prima. Attualmente le specie in Pericolo critico sono 10: il Voltolino, la Schiribilla, il Cormorano atlantico, il Mignattino comune, il Falco Pescatore, il Gipeto, il Capovaccaio, il Forapaglie comune, la Bigia padovana e il Migliarino di palude. In questa lista è stato considerata la sottospecie nominale del Cormorano, Phalacrocorax carbo carbo, diffusa sulle coste atlantiche e presente come nidificante rarissimo in Sardegna: la sottospecie più diffusa in Italia, Phalacrocorax carbo sinensis è invece considerata a Minor preoccupazione (LC). Con il 28% delle specie stabili, il 34% con trend positivo e il 24% negativo, si può dire che la situazione degli uccelli italiani appare moderatamente migliore rispetto al recente passato.

Daniele Capello

Articoli simili

I codirossi italiani

Il Pettirosso

La zucca, simbolo di Halloween