L’impronta di Urania: Fruttero & Lucentini

La Ditta” o anche “F&L”. Fruttero & Lucentini è il nome di un sodalizio “eterno” tra i due scrittori Carlo Fruttero e Franco Lucentini, che ha riscontrato un notevole successo e un grande impatto nella storia editoriale e nella narrativa di genere italiana.

I due scrittori hanno collaborato in diversi ambiti della scrittura e della narrativa (e alcune loro opere hanno anche avuto trasposizioni cinematografiche e televisive): sceneggiature, giornalismo, traduzioni, curatele e romanzi. Tuttavia, sono famosi principalmente per due aspetti: i romanzi gialli, che hanno avuto un modesto successo, e il contributo e l’impronta dati alla fantascienza italiana, con la direzione (nel bene e nel male) della collana di fantascienza “Urani” della Mondadori.

Fruttero & Lucentini presero le redini di Urania, dopo l’allontanamento di Giorgio Monicelli, che la diresse per oltre 20 anni (dal 1961 al 1986) e si occuparono di numerose antologie della collana. Tuttavia, il loro nome è legato anche alle numerose controversie legate alla direzione di Urania stessa: scelte arbitrarie nella selezione delle pubblicazioni, anche escludendo dalle pubblicazioni autori importanti, in favore di autori più “vendibili”; l’esclusione di scrittori italiani dalla collana (che, ancora oggi, non godono di molta fama, c’è da dire); traduzioni a volte non all’altezza degli autori.

Tuttavia, più di ogni altra cosa, Fruttero & Lucentini sono ricordati e criticati, nell’ambito di Urania, per i tagli e censure anche molto pesanti, in numerosi volumi, per una questione morale (le censure) e per adattare le pubblicazioni alla lunghezza della collana (i tagli). Tra i casi più clamorosi ci furono “L’occhio nel cielo”, di Philip K. Dick, ridotto di un terzo, oppure “Fanteria dello Spazio” di Robert A. Heinlein, ridotto alla metà.

Domenico Attianese

Articoli simili

Salone delle lingue è a Roma

‘Il Monaco che vinse l’Apocalisse’

Hub digitale vuole valorizzare la formazione