La scintilla che può scaturire tra due persone è data da diversi fattori, tra i quali i nostri sensi, ma forse si è sempre sottovalutato il ruolo dell’olfatto tra questi. Forse perché quando pensiamo a una coppia ci vengono subito in mente gli sguardi (vista), le carezze e gli abbracci (tatto) e i baci (gusto).
Ma studi risalenti già al 1994 condotti dal biologo svizzero Claus Wedekind mostrarono che la selezione naturale inconscia ci è utile all’adattamento della specie e ci spinge a essere attratti da chi ha un patrimonio genetico molto differente dal nostro e questo ci è evidente già dall’odore. Non è un caso infatti, che al giorno d’oggi sono sempre più frequenti gli smell dating, ovvero gli incontri casuali che si basano solamente sull’odore del potenziale partner.
Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università della British Columbia (Canada), ha chiesto a un campione di uomini e donne di indossare per una giornata intera una t-shirt chiedendo di evitare di fare pesante attività fisica e di mangiare tipi fortemente speziati, per non dare troppo odore. In un secondo momento gli scienziati hanno preso le magliette e le hanno messe sotto vuoto.
Passati alcuni giorni, i ricercatori hanno inviato ai partner dei volontari che avevano partecipato all’esperimento, alcune magliette usate e altre indossate da nessuno.
A tutti coloro che avevano ricevuto la maglietta è stato chiesto di avvolgerla sul cuscino per poi dormirci la notte.
Grazie a un apparecchio apposito è stato analizzato il sonno dei partecipanti ed è stato evidente che la qualità del sonno di chi aveva la maglietta usata dal partner era notevolmente migliore (oltre 9 minuti in media di sonno in più) e non agitato o con microrisvegli.
Se a causa della quarantena siete stati costretti a dividervi dai vostri partner e volete dormire meglio, magari potete ricorrere a questo stratagemma per dormire meglio e sentirvi meno soli.
Riccardo Pallotta