L’Ermitage chiede all’Italia la restituzione dei dipinti

L’Ermitage di San Pietroburgo ha richiesto, entro la fine di marzo 2022, la restituzione delle opere prestate per le mostre di Palazzo Reale di Milano e delle Gallerie d’Italia. Richiesta a seguito della guerra scatenata dalla Russia in Ucraina.

Alle due istituzioni artistiche milanesi è stata inviata una lettera da parte del direttore del Museo di San Pietroburgo, che specifica che l’Ermitage è un museo statale dipendente dal ministero della Cultura e che, quindi, in base alla decisione del ministero, le opere appartenenti alla Russia devono rientrare.

Le opere in prestito alla Gallerie d’Italia sono 23, dove fanno parte della mostra “Grand tour. Sogno d’Italia da Venezia a Pompei”, con una collaborazione triennale. Dalle Gallerie non c’è stato commento, se non quello di allinearsi alle parole del ministro Franceschini:

“Il ministero non ha competenza in materia, sono due mostre organizzate dal Comune di Milano e dalle Gallerie d’Italia. Ma mi pare evidente che quando un proprietario chiede la restituzione delle proprie opere queste debbano essere restituite.”

Un commento molto neutrale e che, tipico dei nostri politici, lascia molto all’interpretazione. Anche perché, se è vero che che se un proprietario chiede qualcosa di suo questo si restituisce è anche vero che gli accordi si rispettano. Accordi come, ad esempio, i confini di uno stato internazionalmente riconosciuti.

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