Un’idea imprenditoriale di Sara Lucietto e Sanni Mezzasoma per costruire case naturali (muri, intonaci e pareti interne) utilizzando materiali come la terra cruda e le balle di paglia
La sostenibilità si trasforma in un’idea imprenditoriale di Sara Lucietto e Sanni Mezzasoma che danno vita a Terra e Paglia (terraepaglia.it/): costruire case naturali (muri, intonaci e pareti interne) utilizzando materiali come la terra cruda e le balle di paglia. Ed è proprio per questo motivo che si rivolge alle persone sensibili all’ambiente le quali scelgono di costruire e ristrutturare usando soltanto materiali naturali. Per chi vuole prendere parte ai lavori della propria casa, Terra e Paglia fornisce assistenza e formazione in cantiere. Oltre a questo, attraverso la qb Academy supporta da un lato chi vuole imparare a costruire con i materiali naturali prima di iniziare la realizzazione della propria casa e dall’altro professionisti/e che vogliono portare queste conoscenze e competenze nel proprio lavoro di artigiani/e, architetti/e e progettisti/e. La realtà si rivolge sia a coloro che necessitano di un supporto in cantiere, sia a chi desidera saperne di più sui materiali naturali da impiegare nel proprio progetto sostenibile.
L’incontro di Sara e Sanni
Questa attività comincia nella cornice delle colline sul lago Trasimeno dove, nel 2011 Sara Lucietto e Sanni Mezzasoma si incontrano per la prima volta in un centro di educazione ambientale, realizzato interamente con materiali naturali, a partire da vecchie stalle che avevano subito un incendio negli anni ‘90. In questo posto hanno la possibilità di condividere esperienze di costruzione, educazione e formazione legate alla terra, alla paglia e allo sviluppo sostenibile tramite laboratori di educazione ambientale. Così, dopo qualche anno di lavoro insieme, decidono di trasformare la loro passione in una professione vera e propria, fondando nel 2015 Terra e Paglia. L’azienda, in questi anni, si è specializzata nell’uso della terra cruda e delle balle di paglia in edilizia, grazie ai quali ha declinato il concetto di sostenibilità in molteplici forme: realizzando case in balle di paglia da zero o come ampliamenti di edifici esistenti, utilizzando intonaci in terra cruda su murature naturali o in ristrutturazioni di case convenzionali, insegnando a chi vorrebbe costruire la propria casa come fare autocostruzione e organizzando workshop dal vivo e percorsi online.
Sara, come avviene la costruzione?
«Costruire con i materiali naturali è come costruire con i materiali più convenzionali, serve un progetto depositato e approvato, un cantiere regolarmente aperto e un’impresa che costruisce. Contemporaneamente non è come costruire con i materiali convenzionali per quanto riguarda gli odori presenti in cantiere (sembra una banalità ma è una delle prime cose che le persone che frequentano il cantiere notano a livello di sensazione), i rifiuti che si producono (quando a fine giornata raccogliamo quello che ci cade durante le lavorazioni, ad esempio, lo ributtiamo nella natura subito prossima al cantiere quando siamo in campagna, perché non sono rifiuti la terra e la paglia ma solo materiali che la natura sa come gestire), l’approvvigionamento dei materiali quando lavoriamo con materie locali come le balle di paglia che compriamo direttamente dai contadini e il risultato che si ottiene, super performante a livello di isolamento acustico e termico e allo stesso tempo salubre per le persone che ci lavorano prima e che ci abitano poi».
Questa modalità si adatta a qualsiasi tipo di edificio?
«Per ogni tipo di edificio si può trovare la soluzione naturale più adatta. Se abbiamo bisogno di realizzare un buon intonaco traspirante scegliamo la terra cruda per le superfici interne, ad esempio, per le sue proprietà igroscopiche, ovvero di assorbimento dell’umidità e fonoassorbenza, e la calce naturale per gli esterni per la sua capacità di resistere agli agenti atmosferici. Se dobbiamo realizzare una struttura portante abbiamo il legno con tutte le possibilità che offre (massello, lamellare, pareti prefabbricate) e come tamponatura di muri perimetrali possiamo usare la paglia. Insomma, i materiali naturali sono un “catalogo” ampio e vario che possiamo adattare facilmente ad ogni contesto».
Potrebbe essere esportata come tecnica di costruzione?
«Ogni luogo ha sviluppato i metodi o le tecnologie più appropriate alle risorse locali (ad esempio il tipo di terra locale, perché la terra è diversa in ogni parte del mondo) e alle richieste normative ma di fatto la terra cruda è uno dei materiali più antichi che gli esseri umani hanno usato per realizzare case, insieme al legno e alle fibre vegetali, come la paglia.
Possiamo ammirare costruzioni naturali che hanno secoli di vita e case moderne realizzate con processi industriali. Più che esportare le tecniche possiamo metterci in ascolto di quello che esiste, connettere le varie soluzioni trovate e continuare a sperimentare affinché si mantenga una varietà di opzioni sul mercato, da quelle più semplici e rudimentali a quelle più avanzate tecnologicamente».
Academy
A partire da questo concetto, Terra e Paglia ha creato la qb Academy, che si traduce in una serie di workshop in cantiere, per sperimentare insieme diverse soluzioni ecologiche e imparare in pratica come si fa e come si gestisce una costruzione in bioedilizia, oltre che in un percorso di formazione teorico online, per andare a fondo sugli aspetti pratici della progettazione con i materiali naturali, tra cui burocrazia, dettagli tecnici delle costruzioni, tempi e costi. L’Academy si basa sul concetto di imparare facendo: ecco perché all’interno dei workshop e delle lezioni teoriche viene portato tutto quello che si è già sperimentato, provato e verificato in cantiere, condividendo anche i metodi di lavoro. Quest’anno le nuove iscrizioni per la qb Academy apriranno ad inizio aprile sul sito di Terra e Paglia, mentre le lezioni inizieranno a metà maggio.
Francesco Fravolini